CUBA libri.Torna “Cimarrón – Biografia di uno schiavo fuggiasco” di Miguel Barnet

Che bello tuffarsi nuovamente tra le pagine della Cimarrón- Biografia di uno schiavo fuggiasco dell’etnologo e scrittore Miguel Barnet di cui è appena stata pubblicata la nuova e bella edizione italiana a cura di Elena Zapponi, presentazione di Italo Calvino per i tipi della Quolibet edizioni di Macerata

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Kenny Garrett 5et, un flash da Paradiso

28. ottobre 2015 – 17:05No Comment
Kenny Garrett 5et, un flash da Paradiso

Ecco un po’ di immagini dello strepitoso concerto del saxofonista afroamericano Kenny Garrett Quintet alla Sala Paradiso dell’Arci di San Lazzaro, il 27 ottobre 2015. Che è stato il primo dei due concerti previsti in questo locale nell’ambito del Bologna Jazz Festival. Fantastica la prova del leader per 90 minuti, poi nella mezz’ora finale  Garrett ha giocato funkeggiando con il pubblico, che ha abbondantemente gradito il coinvolgimento. Formidabile la sezione ritmica, ma su tutti il batterista Marcus Baylor, tecnicamente attrezzatissimo, inventivo, completo.

 

Il quintetto, presentando il progetto-disco ““Pushing the World Away”, ha offerto una grandissima prestazione con jazz di altissimo spessore, e con il jazz delle Americhe, tutte. Infatti il timoniere del gruppo ha attraversato tutti i linguaggi del jazz e della black music, sconfinando spessissimo nelle modalità del latin jazz. E senza fare i salti mortali, per quest’ultimo filone,  poichè le porte nel mondo della clave afrocubana, o latin più in generale, venivano aperte dai sacri tumbao di Rudy Bird, grande colorista, percussionista poco noto al grande pubblico (a dire il vero, anche agli addetti ai lavori) ma che sa come trattare le pelli di bongo, congas, batà,  come disegnare la cascara e incastrarsi con scansioni afro. Inoltre si destreggia con abilità non solo con le percussioni afrolatine. Bellissima sorpresa. Degli altri componenti della formazione si può parlare soltanto bene: abbiamo già espresso un lusinghiero giudizio sul batterista; del contrabassista (Corcoran Holt) e del pianista (Vernell Brown) vanno sottolineate le continue stimolazioni al leader e ai sodali.

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