CUBA libri.Torna “Cimarrón – Biografia di uno schiavo fuggiasco” di Miguel Barnet

Che bello tuffarsi nuovamente tra le pagine della Cimarrón- Biografia di uno schiavo fuggiasco dell’etnologo e scrittore Miguel Barnet di cui è appena stata pubblicata la nuova e bella edizione italiana a cura di Elena Zapponi, presentazione di Italo Calvino per i tipi della Quolibet edizioni di Macerata

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America Latina… in rassegna (5.11.2015)

4. novembre 2015 – 22:00No Comment
America Latina… in rassegna (5.11.2015)

Le notizie latinoamericane di questa settimana parlano di fatti e personaggi di Argentina (4), El Salvador, Perù, Venezuela, Centro America, Bolivia, Cile, Colombia (3), Cuba (3), Guatemala, Haiti e Uruguay.

Salvador/ E Bergoglio disse: “Se divento Papa canonizzo Romero”. Lo rivela Jesus Delgado, ex segretario dell’arcivescovo ucciso. “Fu calunniato dai vescovi”. “Era il 2007. Mi trovavo al raduno ecclesiale di Aparecida. Mi avvicinai al cardinal Bergoglio e gli chiesi: “Eminenza, un giorno Oscar Romero sarà canonizzato?….” (Paolo Rodari, La Repubblica, 31 ottobre 2015)

Perù/ Vargas Llosa “Scrivo, amo e sono felice”. Un nuovo legame, un nuovo libro, la letteratura come impegno civile e terapia personale: parla il Nobel.  Quando toccò a noi fallimmo: ora c’è la democrazia, migliore delle utopie sociali che sfociano in dittature. Questo è Mario Vargas Llosa a tutto campo, il grande narratore e l’uomo. A marzo compirà 80 anni, la sua vita personale ha subito una trasformazione radicale. (Juan Cruz, La Repubblica, 31 ottobre 2015)

Venezuela/ Arrestato il leader dell’opposizione. Non appena rientrato dal Perù, dopo sei anni di esilio, il leader dell’opposizione Manuel Rosales è stato arrestato all’aeroporto di Maracaibo… dal 2009 è accusato di corruzione e malversazione. Il 6 dicembre 2015 in Venezuela si terranno le elezioni. (Il Venerdì, 30 ottobre 2015)

Centro America, nuova malattia figlia del caldo. Che il cambiamento climatico possa scatenare epidemie lo si teme da tempo. Ma ci si aspettava che favorisse la diffusione dei microrganismi di malattie tropicali come la malaria o la dengue. Invece la prima patologia legata direttamente al riscaldamento globale sembra essere la misteriosa “nefropatia dell’America Centrale”, forma di blocco renale che dal 2002 a oggi ha colpito decine di migliaia di lavoratori delle piantagioni di canna da zucchero lungo la costa del Pacifico, uccidendone oltre ventimila. (Il Venerdì, 30 ottobre 2015)

Argentina/ Scioli pagherà la mancata rottura con la Kirchner. Il kirhnerismo è per Daniel Scioli, candidato peronista alla presidenza dell’Argentina, “un rifugio e una disgrazia”. Senza di esso, scrive Joaquin Morales Solà su la Nacion, non sarebbe arrivato dove è arrivato. Ma non aver rotto con Cristina Kirchner gli può costare, il 22 novembre, la sconfitta al ballottaggio con Mauricio Macri.

Argentina/ La rimonta di Macri. Il 25 ottobre si è svolto il primo turno delle presidenziali argentine, le prime elezioni dopo dodici anni di governo dei Kirchner. Daniel Scioli, candidato del partito al governo Frente para la victoria, e il sindaco di Buenos Aires Mauricio Macri (conservatore), della coalizione Cambiemos, andranno al ballottaggio il 22 novembre. Lo scarto tra i due candidati è poco più di due punti percentuali. Il peronista dissidente, Sergio Massa, si è fermato al 21,3 per cento. …per la prima volta le elezioni si decideranno al secondo turno. (Internazionale, 30.10.2015)

Argentina/ Fine di un’era in Argentina. Il primo turno delle elezioni è stato amaro per la presidente  Cristina KIrchner. ..il suo candidato alla successione, Daniel Scioli, del Frente para la victoria (centrosinistra) ha ottenuto il 36,8 per cento dei voti e ha preceduto di poco Mauricio Macri di Cambiemos (centrodestra)… Per il kirchnerisno è in incubo; se Scioli vincerà, sarà una vittoria tutta sua, ottenuta a dispetto del governo. Se invece perderà, la sconfitta sarà certamente attribuita a Kirchner. (Folha de S. Paulo, Brasile – Internazionale 30.10.2015)

Argentina/La città instancabile. Bahia Blanca, in Argentina, nei primi del novecento fu un’importante località industriale. Ora ci sono due musei dedicati al lavoro. Huecuvù Mapu: terra del demonio. I mapuche chiamavano così il territorio dove oggi c’è Bahia Blanca…intrappolata tra il mare e le montagne…  Bahia Blanca,, la porta della Patagonia, come la chiama chi abita da queste parti, è più di una città di passaggio… Al bar Miravalles c’è un tavolo speciale: è vicino alla finestra… è il tavolo del compositore argentina Carlos Gardel, che nel 1933 prese un caffè proprio qui. (Internazionale, 30.10.2015)

Bolivia/Sussidio allo studio per oltre due milioni di studenti. Il governo di Evo Morales ha stanziato circa 67 milioni di dollari, che andranno a 14.000 scuole pubbliche. Il denaro arriva dai profitti delle aziende di proprietà dello Stato. Il governo mette a disposizione 10.000 militari per portare i soldi nelle aree più remote della Bolivia, soprattutto i villaggi amazzonici. (Sette|Latinos di Rocco Cotroneo, 30.10.2015)

Cile/ Unioni civili. Il 23 ottobre è entrata in vigore la legge che riconosce le unioni civili delle coppie omosessuali e di quelle eterosessuali non sposate. Bbc Mundo sottolinea che “in Cile, uno dei paesi più conservatori dell’America latina, il divorzio è legale solo dal 2004”. “Roxana Ortiz e Virginia Gomez sono state la prima coppia a firmare l’Accordo di unione civile”, scrive La Nacion. (Internazionale, 30.10.2015)

Colombia/ Quel record di morte. A sorpresa è il Paese col numero più alto di desaparecidos: è l’ora della verità. C’è un Paese in America latina che non ha conosciuto dittature e militari al governo, se non sporadicamente, eppure li supera tutti per abusi sui diritti umani. …il Cile sotto Pinochet ebbe circa 3.000 desaparecidos e l’Argentina ben 30.000, in Colombia le stime variano addirittura tra i 45.000 e i 106.000 esseri umani spariti senza lasciar tracce. (Sette| Latinos di Rocco Cotroneo, 30.10.2015)

Colombia/ Dialogo a rischio. Il 26 ottobre, il giorno dopo le elezioni regionali colombiane, i guerriglieri dell’Esercito di liberazione nazionale (Eln) hanno ucciso dodici soldati a Guican, nel dipartimento di Boyacà. Secondo El Espectador, “il gesto della guerriglia mette in discussione la sua reale volontà di cominciare un dialogo di pace con il governo”. (Internazionale. 30.10.2015)

Cuba/Renzi da Raul: dobbiamo investire a Cuba. Da Cuba il premier Matteo Renzi lancia un messaggio ai dissidenti del Pd sulla manovra… Poi incontrando Raul Castro, invita gli imprenditori italiani a fare investimenti nel Paese. (Marco Galluzzo, Corriere della Sera)

Cuba/Arrestato l’artista che ha scrito “Fidel” e “Raul” su due maialini. Danilo Maldonado era stato arrestato dieci mesi fa dopo che la polizia lo aveva trovato su un taxi mentre portava con sé due maialini vivi con le scritte Fidel e Raul dipinte sul corpo. Il “grafitero”… ora è stato rimesso in libertà. (Sette| Latinos di Rocco Cotroneo, 30.10.2015)

Guatemala/ Un comico presidente. Il 25 ottobre il Guatemala ha votato per l’antipolitica. Jimmy Morales (foto), 46 anni, attore comico, conservatore, molto religioso e sostenuto dai militari, è stato eletto presidente con quasi il 70 per cento dei voti. (Internazionale, 30.10.2015)

Haiti/ Calma relativa. Port-au-Prince, Haiti. Le baraccopoli di Jalousie, Philippeaux e Desermites a Port-au-Prince, ridipinte grazie a un progetto finanziato dal governo. Il 25 ottobre gli haitiani hanno votato  (primo turno) per eleggere il nuovo presidente e rinnovare il parlamento.

Colombia/ L’economista di centrodestra Enrique Penalosa è stato eletto il 25 ottobre sindaco della capitale Bogotà, mettendo fine a dodici anni di amministrazione della sinistra. (Internazionale, 30.10.2015)

Cuba/ Il 27 ottobre l’assemblea generale dell’Onu ha approvato, con 191 voti a favore e due contrari, una risoluzione che chiede la fine dell’embargo statunitense nei confronti di Cuba. (Internazionale, 30.10.2015)

Uruguay/ Boom della “marijuana”: la si può coltivare a casa. In attesa di una legge sulla vendita nelle farmacie è boom della marijuana coltivata in casa. Secondo i primi dati ci sono almeno 3.000 persone che hanno in casa fino a sei piante dichiarate, il massimo consentito dalla legge, più i moltissimi che continuano a farlo informalmente. (Sette| Latinos, Rocco Cotroneo, 30.10.2015)

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