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Auditorium Manzoni: stagione 2016/17

19. luglio 2016 – 15:24No Comment
Auditorium Manzoni: stagione 2016/17

Sempre all’insegna della qualità musicale senza confini, riparte la Stagione del Teatro Auditorium Manzoni sotto la pluriennale direzione artistica del M° Giorgio Zagnoni, affiancato dal gruppo di imprenditori che compongono la Manzoni Factory, la nuova società che da quest’anno gestirà il Teatro. Tra gli appuntamenti jazz anche il Kronos Quartet (foto)

Come ogni anno la Stagione si caratterizza per una raffinata ricerca dei molteplici linguaggi artistici dove l’antico e il moderno possono convivere felicemente e dove non esiste più distinzione tra colto e popolare, ma si pensa unicamente alla ricerca della Bellezza Artistica.

Anche per la Stagione 2016-2017 la Musica, grande protagonista, non resta isolata ma trova il modo di interagire con le differenti arti: la danza, la letteratura, le arti visive, la recitazione. Al Manzoni tutto ruota intorno alla musica, senza esclusione di generi o stili, in modo da soddisfare i gusti di un pubblico numeroso e vario.

Per la campagna abbonamenti della stagione della Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna, le prelazioni per il rinnovo sono previste da Martedì 6 Settembre a Giovedì 22 Settembre. Per i nuovi abbonati, fino a tale data sarà possibile acquistare abbonamenti nei posti non prelazionati, mentre da Venerdì 23 Settembre a Lunedì 23 Gennaio 2017 (data del primo concerto FTCB in programma) in tutti i posti rimasti disponibili a fine prelazione.

Si fa presente inoltre che la Stagione al momento è da considerarsi un work in progress. Si aggiungeranno sempre nuovi spettacoli e concerti che potranno essere acquistati successivamente, mantenendo le agevolazioni di prezzo dei propri abbonamenti.

Come anteprima alla stagione di quest’anno, il Teatro propone per sabato 5 Novembre un gruppo d’avanguardia, gli Swans con un ospite d’eccezione Anna Von Hausswolff. Riunitisi dopo una pausa durata più di 10 anni, gli Swans affondano le loro radici nel noise e nel punk hardcore, ma con una discografia ricca che annovera anche elementi gothic e folk, ed è contraddistinta in particolare dai testi tormentati e dalla tenebrosa voce del loro leader Michael Gira. Gli Swans si sono formati nel 1982 e, dopo lo scioglimento nel 1997, sono tornati con gli acclamati album My Father Will Guide Me Up A Rope To The Sky (2010) e The Seer del 2012. Nel 2014, poi, la pubblicazione del loro, sino ad oggi, ultimo album: To Be Kind, prodotto dallo stesso Michael Gira e nato da una raccolta di materiali live del tour del 2012/2013. Oggi a sorpresa l’annuncio di un nuovo lavoro che sarà presentato nel tour 2016.

Venerdì 11 novembre in collaborazione con il Bologna Jazz Festival, approderà al Teatro Auditorium Manzoni, il primo di due concerti-evento che si terranno in questa sala. Il più prestigioso palcoscenico del festival jazz bolognese ospiterà il trombettista Paolo Fresu, cittadino adottivo di Bologna ma star a livello mondiale. Speciale sarà anche il programma, con uno dei progetti di più duraturo successo di Fresu: il duo col pianista Uri Caine, per l’occasione allargato in una più ampia dimensione cameristica grazie alla presenza degli archi del Quartetto Alborada. Il concerto assumerà così un carattere davvero esclusivo, visto che non sono previste altre date con questo organico nel corso della tournée internazionale di cui Fresu e Caine saranno protagonisti.

Sempre in collaborazione con il Bologna Jazz Festival ed in esclusiva nazionale è anche il concerto più rilevante del festival, quello che vedrà il Kronos Quartet calcare il palco del Teatro Auditorium Manzoni, sabato 19 novembre. Il Kronos è il quartetto d’archi classico-contemporaneo che ha infranto le barriere divisorie tra gli stili musicali con le sue incandescenti esecuzioni e le scelte di repertorio lungimiranti, visionarie, spesso spiazzanti. Dal minimalismo statunitense a Jimi Hendrix, dai classici del Novecento ad Astor Piazzolla, dal jazz alle collaborazioni con Tom Waits, David Bowie, Paul McCartney, Björk.

Il mese di Dicembre si aprirà con una serie di concerti natalizi.

La stagione delle vacanze, senza dubbio, è il momento migliore dell’anno.

Le famiglie si riuniscono per condividere un momento di felicità e non c’è modo migliore che farlo con Igudesman & Joo nel loro concerto “A Little Silent Night Music” che approderà al Manzoni Giovedì 1 Dicembre.

Sia che festeggiate sotto un albero di Natale, un Dreidel, un Korsi, un Rangoli, o un Krampus, nel mondo di Igudesman & Joo, tutti si divertono.

Interpretazioni strazianti dei classici di Natale e Capodanno stanno accanto a esilaranti rivisitazioni dei classici di tutti i tempi, il tutto condito con lo stile di Igudesman & Joo.

“A Little Silent Night Music” diffonde Holiday Cheer, con abbondanti infusioni di vischio e virtuosismi musicali.

Una serata speciale per tutti noi per divertirci e rinunciare alla serietà.

Sempre in clima di festività natalizie mercoledì 21 Dicembre saliranno sul palco le Puppini Sisters, un trio musicale femminile formatosi a Londra, specializzato nel canto a cappella nello stile degli anni 1940, come lo swing e il jazz. Quando hanno iniziato con lo stile retrò, non si aspettavano di diventare davvero originali, ma questa è la posizione delle Puppini Sisters (Marcella Puppini, Kate Mullins ed Emma Smith) e sono felici di trovare se stesse nello stile retrò.

A dieci anni dall’inizio, è straordinario come molti altri hanno seguito il loro esempio, che si tratti dello splendido stile di armonia del canto, lo swing-style rielabora canzoni pop moderne, o il loro impeccabile senso della moda retro-futuristica.

Con Quattro album e il quinto in lavorazione, le Puppini Sisters sono considerate leader nel mondo per l’armonia del gruppo, e contano il Principe Carlo, i Manhattan Transfer e Michael Bublé tra i loro fan.

Il gruppo è stato fondato nel 2004 da Marcella Puppini ispirandosi al film di animazione “Appuntamento a Belleville (2003)”, e nel 2005 hanno firmato con la Universal Classics and Jazz.

Da allora, il gruppo si è guadagnato un disco d’oro e un disco multi platino, hanno inoltre collaborato con Michael Bublé e si sono esibite su alcuni dei palchi più prestigiosi del mondo.

Giovedì 16 Febbraio, dopo gli importanti successi dello scorso anno, torna a grande richiesta il nuovo progetto di Carlo Lucarelli.

Dopo aver esplorato gli abissi mentali dei più famosi serial killer torna in scena per esplorare nuovamente la metà oscura dell’animo umano. Lo scrittore-sceneggiatore porterà sul palcoscenico un nuovo originale progetto che attinge alle sue ricerche, ai suoi romanzi e ai saggi e ai programmi televisivi. Un viaggio teatrale, spettacolare, con la regia di Andrea Maioli e un accompagnamento musicale live che vedrà sul palco “Jazz on Dark Project” formato da Piero Odorici (sax), Roberto Rossi (trombone), Nico Menci (pianoforte), Stefano Travaglini (contrabbasso), Stefano Paolini (batteria). La scenografia virtuale sarà dei visual designer Retrophuture & Marg8.

Non solo la musica sarà protagonista degli spettacoli del Teatro Manzoni; anche la Danza entra in scena con tre spettacoli che spaziano dal classico al flamenco contemporaneo.

Mercoledì 30 Novembre andrà in scena come evento fuori Stagione il balletto Cenerentola su musiche di Sergei Prokofiev e coreografie di Timur Gareev. Assieme alla compagnia di danza “Ballet of Moscow” si esibiranno i solisti: Andrei Sorokin  e Kristina Kochetova. Il mitico amore tra Cenerentola e il Principe; il nascere e il fiorire dei sentimenti umani, gli ostacoli e la realizzazione del loro sogno. Nella musica di Prokofiev si possono percepire tutti i caratteri della dolce sognatrice Cenerentola, del suo timido padre, della cavillosa matrigna, delle capricciose sorellastre, del fervido giovane Principe, in una maniera che lo spettatore non rimane indifferente alle loro gioie e ai loro dolori. La danza è gioiosa, vivace, frizzante, poetica e il Ballet of Moscow, ci presenta una Cenerentola sempre più dolce e sognatrice. Cenerentola non è solamente un personaggio delle favolediceva Prokof’ev è soprattutto una creatura che palpita, inducendo alla commozione, alla tenerezza. Tutto interpretato perfettamente dal famoso “Ballet of Moscow” che crea un’atmosfera da sogno esoterico e una scenografia da “ Mille e una notte”.

Venerdì 3 Marzo sarà protagonista il celebre danzatore flamenco Israel Galvan con lo spettacolo “La Edad de Oro”. Nel flamenco, come in ogni altra arte, storici, specialisti e critici progressivamente hanno definito i periodi di riferimento. Il periodo definito “L’età dell’oro” del Flamenco, corrisponde ad un periodo che va dalla fine del XIX secolo fino agli anni ’30 del XX secolo. Questo periodo si contraddistingue in modo particolare per la danza e il canto, la chitarra subentrerà più avanti. Secondo questo approccio, nessun cantante o ballerino di oggi, tranne casi eccezionali, è in grado di eguagliare la qualità, la purezza e la creatività di coloro i quali hanno portato il flamenco alla sua massima espressione, segnandone il periodo d’oro. Da allora, si registra un declino nell’arte del flamenco: impoverimento, semplificazione, fusioni e anche perdita di contenuti, senso e spirito che hanno animato quest’arte del suo periodo migliore. Israel Galván ritorna a questa “Età dell’oro” con David Lagos, custode dei canti del periodo d’oro, e Alfredo Lagos, chitarrista di Jerez, città natale del flamenco, riportando “l’oro” sotto ai nostri occhi.

Israel Galván “è il più vecchio dei bailaores giovani”, dice di lui Enrique Morente. Insignito del Premio nazionale per la Danza nella categoria ‘Creazione’ assegnato dal Ministro della Cultura spagnolo “per la sua capacità di generare in un’arte come il flamenco una nuova linfa senza dimenticare le radici vere che lo hanno sostenuto fino ai nostri giorni e che ne hanno fatto un’arte universale”.

La Edad de Oro. Questo è flamenco. E ti toglie il respiro. Chris O’Rourke Coreografia e danza ISRAEL GALVÁN Canto DAVID LAGOS Chitarra ALFREDO LAGOS

Sempre come spettacolo ospitato fuori stagione martedì 7 Marzo andrà in scena il balletto classico Giselle. Il Balletto dell’Opera Nazionale di Odessa, Ucraina, ha la sua sede presso il prestigioso Teatro dell’Opera sul cui palcoscenico si sono esibite le grandi dive del balletto russo, da Anna Pavlova a Galina Ulanova e Maya Plisetskaya. Dal 2009 è diretto da Yuri Vasyuchenko, Artista Onorato di Russia e eccellente solista del Bolshoi nell’epoca gloriosa della direzione di Yuri Grigorovich. La compagnia di Odessa è riconosciuta come una delle più prestigiose istituzioni di balletto classico di tutta la Russia e vanta un ricchissimo repertorio che ha l’onore e l’onere di custodire, in particolare la preziosa eredità costituita dai grandi balletti russi. Il corpo di ballo è costituito dai migliori elementi laureati nelle prestigiose scuole coreografiche ucraine e russe. Molti artisti di talento hanno danzato nella compagnia dell’Opera Nazionale di Odessa nei suoi vari periodi di attività, e molti di essi sono stati solisti in importanti compagnie internazionali. Nel corso degli anni, anche grazie alle numerose tournée in tutto il mondo, il Balletto dell’Opera Nazionale di Odessa ha conquistato una reputazione internazionale di primo piano.

Con il nuovo anno ritornano anche gli immancabili spettacoli di Musica Classica tanto amati dal pubblico del Manzoni, che a ogni stagione con i loro abbonamenti confermano l’incredibile successo del ciclo di spettacoli della Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna. Per la stagione 2016-17, è stato scelto un repertorio vario incentrato sui grandi Maestri dell’800 e del ‘900 con direttori d’orchestra e solisti di fama internazionale.

Il primo spettacolo, Lunedì 23 Gennaio 2017, vede il gradito ritorno di un grandissimo Direttore, Mikhail Pletnev. Pianista acclamato, direttore d’orchestra richiestissimo, compositore raffinato é un artista dalla forte personalità che, tuttavia, sfugge a qualsiasi categorizzazione. Al suo fianco la pianista Khatia Buniatishvili, rinomata concertista, vincitrice di numerosi premi internazionali, tra i quali l’Arthur Rubinstein Competition e la Tbilisi International Piano Competition interpreterà il  celebre Concerto in la minore per pianoforte e orchestra , op. 54 di Robert Schumann.

Domenica 26 Febbraio 2017 la Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna suonerà sotto la direzione di Pietari Inkinen, Direttore Principale dell’Orchestra Sinfonica di Praga e della Ludwigsburg Schlossfestspiele. Al suo fianco il giovanissimo violinista Ziyu He interpreterà il virtuosistico primo concerto per violino e orchestra di Paganini. A seguire un grande capolavoro di Antonin Dvoràk: la Sinfonia n. 6 in Re maggiore, op. 60 (B. 112).

Lunedì 20 Marzo 2017 John Neschling, Direttore Artistico del Teatro Comunale di San Paolo dal 2013 con all’attivo una brillante carriera internazionale, dirigerà un concerto interamente dedicato a Brahms. Nella prima parte il pianista Nicholas Angelich interpreterà il Concerto n. 2 in Si bemolle maggiore per pianoforte e orchestra, op. 83. Chiuderà la serata la famosa Sinfonia n. 3 in Fa maggiore, op. 90 del grande maestro tedesco.

Lunedì 24 Aprile 2017, sarà la volta dell’immancabile concerto di Giorgio Zagnoni (flauto) con i Solisti della Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna in un concerto interamente dedicato alle opere di Nino Rota.

Lunedì 8 Maggio 2017 sarà protagonista il Direttore Artistico della FTCB, Hirofumi Yoshida affiancato dal più giovane degli interpreti in Stagione, il pluripremiato violinista quindicenne Daniel Lozakovich. In programma il Concerto n. 1 in sol minore per violino e orchestra op. 26 di Max Bruch e la Sinfonia n. 9 in mi minore “Dal Nuovo Mondo”, op. 95 di Antonin Dvoràk.

Lunedì 5 Giugno 2017 concluderà degnamente la Stagione una pietra miliare della Direzione: Georges Prêtre affiancato da Mischa Damev. Potremo ascoltare un raffinato programma che va dal repertorio francese all’italiano: Maurice Ravel, Rhapsodie Espagnole, Otorino Respighi, I Pini di Roma, George Bizet, Suite da “Carmen”, Maurice Ravel, Bolero.

E tutto questo è solo un’anticipazione sul programma completo che come ogni anno sarà ricco di Danza, Teatro e Musiche da ogni parte del mondo.

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