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CROSSROADS nel borgo di DOZZA (Bo), 17-18 marzo

13. marzo 2018 – 22:19No Comment
CROSSROADS nel borgo di DOZZA (Bo), 17-18 marzo

Puntualmente ogni anno il Jazz porta nuovi colori nella medievale Dozza, uno dei cento Borghi più Belli d’Italia in provincia di Bologna e noto per i muri dipinti. Questa volta ad arricchire l’atmosfera tra colori e suoni arrivano un paio di progetti della contrabbassista senese SILVIA BOLOGNESI per il festival Crossroads.  “ The Jazz Identity” è titolo del progetto in scena sabato 17 e domenica 18 marzo al Teatro Comunale di Dozza (Bo). La musica dal vivo sarà preceduta da parole e immagini sul jazz nostrano con la presentazione del libro “Reggio Emilia Jazz 1925-1991. Dalla provincia al mondo”.

 

Questo, tra l’altro, sarà l’anteprima del Festival “Carta d’identità” che si svolgerà sempre a Dozza tra maggio e giugno.

Inserito nel ricco e prestigioso cartellone del festival “Crossroads – Jazz e altro in Emilia Romagna”, “The Jazz Identity” avrà come protagonista principale la contrabbassista senese Silvia Bolognesi che nella formula della “Carta Bianca”, ispirandosi al complesso tema dell’identità (filo conduttore del Festival Carta d’Identità) darà vita a due concerti diversi elaborati per l’occasione con due organici diversi.

Sabato 17 marzo la Bolognesi si esibirà con il suo “Ju Ju Sound Quartet” che vede insieme ottimi musicisti come Paolo Botti, virtuoso solista di viola e banjo, il sassofonista e clarinettista Achille Succi, il batterista Andrea Melani e per l’occasione come special guest ,il vocalist statunitense Griffin Rodriguez.

Domenica 18 marzo la vedremo alla direzione, in una sua “Conduction”, di un numeroso organico con i musicisti dello Ju Ju Sound Quartet, Rodriguez e il collettivo musicale imolese degli “Improplayers” , laboratorio jazzistico dedicato alla libera improvvisazione collettiva, attivo da anni e non nuovo a questo tipo d’esperienze (ricordiamo quelle al fianco di Stefano Battaglia e di Michele Rabbia).

 

Note biografiche.

Silvia Bolognesi vincitrice del “Top Jazz 2010”, organizzato dalla rivista Musica Jazz, come miglior nuovo talento del jazz italiano è uno dei nomi più qualificati della nuova scena jazz italiana e internazionale. Ha seguito laboratori di improvvisazione e composizione con Muhal Richard Abrams, Roscoe Mitchell e Anthony Braxton e studiato contrabbasso con William Parker.

Nel 2003 è stata selezionata per far parte dell’orchestra di Butch Morris con la quale parteciperà alla XIII edizione del festival di Roccella Jonica e sempre con Butch Morris si esibirà nel 2010 eseguendo la conduction N. 192 “Possible universe” per la XXV edizione del festival di Sant’Anna Arresi. Ha collaborato e collabora con personaggi come Dee Alexander, Maria Pia De Vito, Hamid Drake, Tiziana Ghiglioni, Sabir Mateen, David Murray, Nicole Mitchell, Enrico Rava, , Ernest Reisenger, John Tchicai, , Gianluigi Trovesi, Tomeka Reid e Mazz Swift. L’anno scorso è entrata a far parte del Roscoe Mitchell Sextet, tributo a John Coltrane.

Inoltre Sabato 17, sempre all’interno di “The Jazz Identity”, ore 18 in Enoteca Regionale, ci sarà la presentazione del libro “Reggio Emilia Jazz 1925-1991. Dalla provincia al mondo”di Giordano Gasperini. L’autore sarà presente e ne parlerà con il noto giornalista, critico jazz e direttore artistico Filippo Bianchi. L’ingresso è gratuito.

 

L’iniziativa Crossroads di Dozza promosse dalla Compagnia Teatrale della Luna Crescente /Le Tre Corde Società Cooperativa, il Combo Jazz Club di Imola e Jazz Network.

 

 Programma:

Sabato 17 marzo

 Dozza (BO)   Enoteca Regionale dell’emilia-Romagna, ore 18:00

“The Jazz Identity”

Presentazione del libro

“Reggio Emilia Jazz 1925-1991. Dalla provincia al mondo”

di Giordano Gasparini (Aliberti compagnia editoriale, 2016)

 Parteciperanno: Giordano Gasparini, Filippo Bianchi

 

Dozza (BO), Teatro Comunale, ore 21:00

“Carta Bianca a Silvia Bolognesi”

Ju Ju Work in Progress

“The Jazz Identity”

SILVIA BOLOGNESI JU JU SOUNDS QUARTET

+ special guest GRIFFIN RODRIGUEZ

Achille Succi – sax alto, clarinetto basso; Paolo Botti – banjo, viola;

Silvia Bolognesi – contrabbasso; Andrea Melani – batteria;

special guest Griffin Rodriguez – voce

 

Domenica 18 marzo

Dozza (BO), Teatro Comunale, ore 21:00

“Carta Bianca a Silvia Bolognesi”

Ju Ju Work in Progress

“The Jazz Identity”

SILVIA BOLOGNESI JU JU SOUNDS

meet IMPROPLAYERS

Achille Succi – sax alto, clarinetto basso; Paolo Botti – banjo, viola;

Silvia Bolognesi – contrabbasso; Andrea Melani – batteria; Griffin Rodriguez – voce

IMPROPLAYERS:

Silvia Trezza – voce; Maurizio Lesmi – sax soprano; Giuseppe Bellini – flauto traverso;

Fabio Landi – tastiere, elettronica; Michele Griesi – fisarmonica;

Nicola Nanni – chitarre, effetti; Iacopo Mandelli – chitarra, effetti;

Alessandro Palombella – chitarra, effetti; Adriano Rugiadi – basso fretless;

Daniel Remondini – basso el.; Christian Alpi – batteria

produzione originale

 

 

SILVIA BOLOGNESI

 

Silvia Bolognesi è nata a Siena. Diplomata in contrabbasso presso l’istituto pareggiato “R. Franci” di Siena con il M°Andrea Granai, frequentando parallelamente il corso di contrabbasso tenuto dal M°Alberto Bocini presso l’istituto musicale “G. Verdi” di Prato. Si avvicina al jazz frequentando i corsi tenuti dall’associazione Siena Jazz con il M°Ferruccio Spinetti, e partecipa ai seminari estivi (1998-1999) studiando con Furio di Castri, Ettore Fioravanti e Giancarlo Gazzani. Frequenta il “corso di alta qualificazione per esecutori di jazz” stanziato dalla comunità europea, studiando con Furio di Castri, Mario Raia, Stefano Zenni e Francesco Martinelli, il “corso per trio” tenuto da Stefano Battaglia, Paolino dalla Porta e Fabrizio Sferra e partecipa inoltre al “laboratorio di ricerca musicale” diretto da Stefano Battaglia. Nel 2003 viene selezionata per far parte dell’orchestra di Butch Morris con la quale parteciperà alla XIII edizione del festival di Roccella Jonica, sempre con Butch Morris si esibirà nel 2010 eseguendo la conduction N. 192 “Possible universe” per la XXV edizione del festival di Sant’Anna Arresi. Ha seguito laboratori di improvvisazione e composizione con Muhal Richard Abrams, Roscoe Mitchell e Anthony Braxton, studiando contrabbasso con William Parker. Dal 2004 è leader dell’ottetto Open Combo con il quale ha all’attivo 3 cd “Introducing open combo” e “What was I saying?” per l’etichetta inglese 33 Jazz Records mentre “Large” esce con l’etichette indipendente Fonterossa Records della quale è fondatrice e curatrice. L’ottetto è composto da Piero Bittolo Bon (sax alto e flauto), Cristiano Arcelli (sax soprano e sax alto), Rossano Emili (sax baritono e clarinetto basso), Tony Cattano (trombone), Pasquale Mirra (vibrafono), Simone Padovani (percussioni), Andrea Melani (batteria).

Leader anche dell’Almond Tree da cui il cd “Il Mandorlo”, un quartetto con Tony Cattano (trombone), Pasquale Mirra (vibrafono) e Daniele Paoletti (batteria).

Xilo Music è un ottetto basato su composizioni per strumenti in legno.

Ju-Ju Sounds è il più recente progetto di musica originale composto da Achille Succi (sax alto e clarinetto basso), Paolo Botti (viola e banjo), Andrea Melani (batteria), featuring Griffin Rodriguez (voce). Play Ellington! è un trio che rende omaggio allo straordinario pianista e compositore Duke Ellington, una delle personalità più influenti nella storia del jazz, con Emanuele Parrini (violino) e Andrea Melani (batteria). Nel 2009 forma il trio Hear In Now con Tomeka Reid (Chicago – U.S.A.) al violoncello e Mazz Swift (New York – U.S.A.) al violino e voce. Nello stesso periodo si consolida il duo con il polistrumentista newyorkese Sabir Mateen.

Nel 2011 trascorre un periodo negli Stati Uniti, a New York si esibisce con Hear in Now in alcuni club locali e con la “Nublu Orchestra” diretta da Butch Morris. Nel 2012 torna nuovamente negli States per un tour di Hear in Now nel MidWest e per la registrazione del secondo album in cui compare anche come ospite la cantante Dee Alexander. A Chicago si esibisce con alcuni musicisti dell’AACM per poi partire verso New Orleans dove si esibirà nuovamente con Hear in Now all’Hip Fest. Di ritorno in Italia si esibirà con il Black Heart Ensemble di Nicole Mitchell a Milano in occasione della rassegna Aperitivo in Concerto presso il teatro Manzoni, con la stessa vi si esibirà di nuovo in quartetto nel 2015.In occasione del Festival Rumori nell’Isola si esibisce in duo con la cantante Maria Pia De Vito nel Carcere Borbonico dell’isola di Santo Stefano, da cui il DVD “Suoni dal Carcere”. Nel 2017 entra a far parte del Roscoe Mitchell Sextet, tributo a John Coltrane.

Collabora stabilmente con Tiziana Ghiglioni e dal 2007 fa parte del New Nexus di Tiziano Tononi e Daniele Cavallanti.Dal 2010 ha iniziato “Dialogo” la collaborazione col trombettista Angelo Olivieri. Da qualche anno collabora stabilmente con la cantante Dee Alexander (Chicago – U.S.A.), affiancandola nella sua tournée italiana. Vincitrice del “Top Jazz 2010“, organizzato dalla rivista Musica Jazz, come miglior nuovo talento del jazz italiano, e nello stesso anno vince il trofeo “In Sound” per la categoria contrabbassisti. Dal 2010 dà vita alla propria etichetta discografica Fonterossa Records. Fra le collaborazioni ci sono anche le compagnie di danza: Company Blue, Ballo Pubblico e Virgilio Sieni, con quest’ultimo e Francesco Giomi all’elettronica hanno rappresentato le produzioni di “soli sulla tenerezza”, “la visitazione”, “concerto” a Lille nel Novembre 2004. Numerose anche le esperienze nell’ambito della musica classica con l’orchestra della città di Grosseto e l’orchestra R. Franci, repertorio per musica da camera, sinfonie e opera (Cavalleria Rusticana, Il Barbiere di Siviglia, Madama Butterfly,…).

In teatro ha collaborazioni con David Riondino “La buona novella”, Marco Messeri e la Compagnia Liminalia “Angeli ribelli”. E’ docente di contrabbasso, basso elettrico e musica d’insieme presso Siena Jazz e l’associazione Mosaico di Colle Val d’Elsa, contrabbasso e musica d’insieme nei corsi S.J.U.- Siena Jazz University e presso i seminari estivi “Marcello Melis” edizione 2009. Dal 2016 fa parte del programma “European exchange – Erasmus+” per il Conservatorio di Maastricht (Olanda) e di Tbilisi (Georgia). Tiene seminari sull’improvvisazione e la “conduction” dal 2008.

Si è esibita in vari festival europei e non: Sant’Anna Arresi Jazz, Vignola Jazz in It, Roccella Ionica festival, Clusone Jazz, Teano Jazz, Aperitivo In Concerto, Lucca Jazz Donna, “Festival Au Desert” Firenze, San Vito Jazz Festival, Festival “Emilia Concerti sul Prato”, Pisa Jazz, Jazz On the Road, Metastasio Jazz, Musicastrada Festival, Lugo Contemporanea, Udine Jazz, Jazz Flirt Festival, CrossRoads Festival, Festival Rumori dell’Isola, Woma Jazz Festival, Novara Jazz Festival, Festival Ah-Um, La Spezia international Jazz Festival, Chicago Jazz Festival (U.S.A.), Englewood jazz fest (U.S.A.), Madrid Jazz Festival (Spagna), Bansko jazz festival (Bulgaria), Jazz Cerkno (Slovenia), Poznan “Made in Chicago” (Polonia), “Onna Jazz” (Tokyo), Hip Fest (New Orleans) Ha suonato con: Ernie Adams, Dee Alexander, Lewis Barnes, Gianni Basso, Jean Paul Bourelly, Mwata Bowden, Joe Bowie, Fabrizio Bosso, Rob Brown, Cristiano Calcagnile, Domenico Caliri, Stefano ”Cocco” Cantini, Roberto Cecchetto, Francesco Cusa, Vincent Davis, Ernest Dawkins, Miquel De La Cerna, Maria Pia De Vito, Hamid Drake, Dimitri Grechi Espinoza, Garrison Fewell, Ettore Fioravanti, Tiziana Ghiglioni, Nico Gori, Mauro Grossi, Jason Hwang, Tristan Honsinger, Pasquale Innarella, Paul Jeffrey, Fred Lonberg Holm, Stefano Maltese, Sabir Mateen, Laurence Butch Morris, David Murray, Nicole Mitchell, Evan Parker, Francesco Petreni, Fabrizio Puglisi, Enrico Rava, Scott Reeves, Ernest Reisenger, Giancarlo Schiaffini, Alan Silva, Achille Succi, Marco Tamburini, Les Tartit, Chad Taylor, John Tchicai, Pietro Tonolo, Gianluigi Trovesi, Lorenzo Tucci, Ken Vandermark, Ed Wilkinson, Michael Zerang e molti altri.

JU JU SOUNDS QUARTET

Il quartetto Ju Ju Sounds è il nuovo progetto della contrabbassista compositrice Silvia Bolognesi, formazione con la quale realizza “Protection Sounds” ultimo titolo per la propria etichetta Fonterossa Records. Al di là del significato del termine Ju Ju, di origine africana (o francese), con tutti i suoi rimandi misteriosi alle pratiche della stregoneria, a valori spirituali e pratiche pagane, il viaggio musicale, esteticamente rigoroso di “Protection Sounds”, sempre aperto alle visioni sonore dei quattro, traccia un ponte ideale con le radici della musica afroamericana, con Madre Africa. “La musica è stato l’unico vettore originato dalla cultura africana che non poteva essere sradicato, era la dimostrazione dell’esistenza dell’uomo afro-americano e della cultura afro-americana…” (LeRoi Jones “Il popolo del blues”). I quattro di Ju Ju Sounds approfondiscono questo messaggio, sviluppano un percorso, una lettura che fonde le forme espressive delle origini in un contesto contemporaneo di grande fascino. Il banjo di Paolo Botti e le ance di Achille Succi ne rappresentano le due facce speculari. Il primo, sia sul piano ritmico che del suono, evoca tradizione e sapori rurali, il secondo contrappone l’aspetto urbano con i suoi lampi astratti. Da par suo la Bolognesi con Andrea Melani garantiscono quel substrato di tensioni ritmiche che da spessore alla musica. “Protection Sounds” è il mirabile risultato di una elaborazione collettiva, dove la condivisione culturale e della scrittura, come quella creativa, emerge in modo unico.

 

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