CUBA libri.Torna “Cimarrón – Biografia di uno schiavo fuggiasco” di Miguel Barnet

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NEW ORLEANS JAZZ, “Storyville Story” di Mauro Ottolini

3. novembre 2020 – 01:23No Comment
NEW ORLEANS JAZZ, “Storyville Story” di Mauro Ottolini
SALVAGUARDARE HOT JAZZ & NEW ORLEANS STYLE. Il contributo di Mauro Ottolini & Fabrizio Bosso con “Storyville Story” (Parco della Musica Records, 2020).
Da molti anni, e nonostante straordinaria ricchezza e vitalità impareggiabile, questo variegato repertorio neworlensiano ( sviluppatosi in varie articolazioni anche fuori della città del Delta) è stato alquanto trascurato, per non dire dimenticato, poiché ritenuto obsoleto e superato dal modern jazz. E invece….

…. E invece quel linguaggio é depositario di una carica viscerale di blues, di un sound rovente e di una propulsione ritmica senza pari, e ogni tanto per fortuna torna alla ribalta. E allora diciamo forte un bel GRAZIE a Ottolini Mauro e Fabrizio Bosso, due grandissimi ottoni e virtuosi di livello internazionale, scesi in campo per preservare quel fraseggiare esaltante e farlo rivivere attraverso un progetto – con scoppiettanti brani live, ricchi di superbissimi assoli – ora raccolto nel magnifico “Storyville Story” (Parco della Musica Records). E in un battibaleno ci ritroviamo a Storyville (il quartiere a luci rosse) e dintorni, immersi nel quartiere più “hot” della culla del jazz, tra storici club, caffè, bordelli con i protagonisti che hanno scritto il jazz primigenio e le sue successive articolazioni. Bourbon Street Parade, St.Louis Blues, Atlanta Blues, Swing Brother Swing solo per citare alcuni pezzi che ci evocano brass band in Rampart Street all’angolo con Canal Street e giù fino a Perdido Street.
Insomma un ritratto sonoro che richiama alla mente un panorama con formidabili jazz bands, pionieri della tromba, della cornetta e del trombone con timbri eccezionali, il creativo “re” Joe Oliver, il melodico e delicato Bunk Johnson, Kid Ory, Freddie Keppard, e naturalmente SATCHMO. Poi Sidney Bechet, Lil Hardin, Jelly Roll Morton, Fats Waller, Baby Dodds, compositori come W. C. Handy, e sullo sfondo di questo ambiente, delinquenti, giocatori d’azzardo e donnine allegre. Tutto ciò riemerge via via ascoltando i tredici brani travolgenti arrangiati dal trombonista Ottolini. Al suo fianco il geniale e portentoso trombettista Bosso, la cantante Vanessa Tagliabue Yorke, il sousaphonista Glauco Benedetti, il pianista Paolo Birro e il batterista Paolo Mappa.
Mamma mia che disco!!!
(G.F. Grilli)

 

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