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Cuba: l’archetto meticcio di Yilian Cañizares a Mundus

28. luglio 2022 – 00:54No Comment
Cuba: l’archetto meticcio di Yilian Cañizares a Mundus

Secondo appuntamento di Mundus 2022 a Scandiano (RE), giovedì 28 luglio, ore 21:30, Cortile della Rocca del Boiardo: in pedana la cantante e violinista virtuosa cubana Yilian Canizares con il “Resilience Trio” completato dal bassista mozambicano Childo Tomas e dal multipercussionista cubano Inor Sotolongo con sonorità in bilico tra  jazz, ritmi afro-cubani e accenti haitiani.

YILIAN CAÑIZARES, affascinante archetto meticcio di Cuba

Violinista, cantante, compositrice, la poliedrica artista cubana ha nel suo dna il ruolo di protagonista e fin da piccolissima è sempre in movimento, dall’Avana a Caracas a Losanna dove attualmente risiede. Yilian è una giovane donna, devota alla Santerìa cubana, cresciuta in ambiente intellettuale, dice pane al pane e vino al vino. Suona di tutto, tra sacro e profano, classica e jazz, son e pregon, Chopin e Grappelli,   canta in spagnolo, lucumì-yoruba e francese, e si destreggia con virtuosismo anche nelle danze afrocubane. salsa, rueda de casino e  tra cui la rumba.

Dopo una formazione accademica fra Cuba, il Venezuela e l’Europa, nel 2008 forma un quartetto eclettico di musicisti chiamato “Ochumare”, titolo anche del suo primo disco uscito nel 2013, un lavoro di ricerca. Si esprime nel groove creolo intrecciando improvvisazioni di violino e  incantevoli melodie in francese, spagnolo e yoruba. Con questo gruppo vince il Montreux Jazz Festival Competition nel medesimo anno.

Tra i violinisti preferiti dall’artista cubana oltre al leggendario Stephane Grappelli incontriamo l’afroamericana Regina Carter e Jean Luc Ponty. Negli anni ha condiviso il palco con innumerevoli orchestre, ensemble e maestri della musica mondiale, tra i quali: Ibrahim Maalouf, Chucho Valdés e Omar Sosa, con cui registra «Aguas» nel 2018, un connubio perfetto tra due generazioni di musicisti cubani. Come solista nel 2015 pubblica Invocacion, nel 2019 pubblica l’album «Erzulie», dal nome della dea haitiana dell’amore e della libertà, un progetto che riflette benissimo la sua evoluzione musicale e personale- Il tour per la presentazione dell’album Erzulie sarebbe dovuto partire nel corso del 2020, ma la pandemia ha stravolto i programmi. Da qui l’idea di “Resilience Trio”, insieme al mozambicano Childo Tomas e al connazionale Inor Sotolongo, si tratta di un nuovo progetto che trasmette speranza, per tutti quelli che, come lei, hanno scelto di far fronte alle avversità e di continuare a creare arte.

 

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