Mostra tutti: latin jazz
Un’esplosione di nuovo jazz afrolatino, straripante di allegria e colori, la performance del quintetto della violinista-cantante-rumbera cubana Yilian Canizares andata in scena domenica 18 febbrario al Teatro Bibiena di S.Agata Bolognese.
La talentuosa jazzista, violinista e cantante cubana – ma vive a Losanna, Svizzera – Yilian Cañizares in quintetto è in tour in Italia dal 15 al 19 febbraio 2018, da Udine a Prato, passando per l’Emilia Romagna (Cesena …
Tanti eventi e molti artisti internazionali e giovani talenti in via di affermazione al Bergamo Jazz 2018: dal 18 al 25 marzo. In questo prestigiosa e ricca vetrina, che festeggia 40 edizioni, ci sarà musica dalle molte facce e dai molti orientamenti stilistici. Agli appassionati di afrolatin jazz suggeriamo caldamente Latin piano night (sabato 24 marzo, ore 21- Creberg Teatro) con il duo avanero Chucho Valdés – Gonzalo Rubalcaba (i due maggiori pianisti dell’epoca moderna del jazz afrocubano) e il trio del pianista gaditano Chano Domínguez, il primo a mescolare “blues andaluso” (flamenco) e jazz.
Un tributo affascinante alla musica di Paquito D’Rivera con raffinati arrangiamenti del flautista cubano Carlos Cano e del pianista spagnolo Hernán Milla. Il cd “Por la Rivera de Paquito” ospita anche una versione del Mambo Influenciado di Chucho Valdés e il famosissimo A Nighit in Tunisia di Dizzy Gillespie.
Dal 24 febbraio all’ 1 giugno 2018 si terrà la XIX edizione del festival itinerante Crossroads con un cartellone jazz lungo 100 giorni che si muoverà da Rimini a Piacenza, insomma in tutto territorio emiliano romagnolo. Oltre 65 i concerti che coinvolgeranno oltre 500 diversi artisti proveniente da tutto il mondo per questa nuova maratona jazz da guinness. Anche il latin sarà rappresentato da nuovi talenti di questo linguaggio come Alfredo Rodriguez e Marialy Pacheco ma anche da veterani di questa rassegna come il pianista Omar Sosa e altri ancora.
Best Latin Jazz Album: “Jazz Tango” — Pablo Ziegler Trio / Best Latin Pop Album: “El Dorado” — Shakira/ Best Latin Rock, Urban or Alternative Album: “Residente” — Residente/ Best Regional Mexican Music Album (Including Tejano): “Arriero Somos Versiones Acústicas” — Aida Cuevas / Best Tropical Latin Album: “Salsa Big Band” — Rubén Blades con Roberto Delgado y Orquesta.
Ecco un libro interessante uscito nel 2016 che consigliamo a quanti fosse sfuggito, in parte poiché si tratta di un testo in lingua spagnola e privo di una distribuzione capillare. Scritto da uno attento studioso di musica cubana come Raúl Fernández il volume in 170 pagine tenta di mostrarci non solo le origini ma anche la funzione ad ampio spettro del Son cubano su altri stili arrivando fino a contagiare il jazz. Il titolo è “Ontología del SON y otros ensayos” e acquistabile online su Amazon.
Magnifica inaugurazione dei main concerts di Ferrara in Jazz al Torrione San Giovanni, venerdì 26 gennaio 2018. Non solo il repertorio del grande compositore-arrangiatore Moacir Santos, non solo samba, non solo choro, non solo bossa nova, non solo una notte di note carioca, ma di tutto un po’ con una riposante panoramica strumentale di Musica Popular Brasileira riletta in chiave jazzistica (con qualche accento klezmer) da un formidabile binomio formato dalla clarinettista Anat Cohen e dal chitarrista Marcello Gonçalves in tournée per presentare il loro cd “Outra Coisa _the music of Moacir Santos”.
Sarà brasileiro il primo main concert del 2018 del Jazz Club Ferrara. Anat Cohen, israeliana e Marcello Gonçalves, brasiliano, venerdì 26 gennaio 2018, ore 21.30, Torrione San Giovanni, rivisitano la musica carioca del polistrumentista, compositore e arrangiatore pernambucano Moacyr Santos . Il duo della clarinettista israeliana e del chitarrista carioca propone Outra Coisa, progetto candidato ai Grammy Awards come Best Latin Jazz Album.Jazz Album.
La dodicesima edizione del Carnaval Internacional de las Artes riserverà un tributo al pianista e bandleader portoricano Noro Morales scomparso il 15 gennaio del 1964 a San Juan de Puerto Rico. Il maestro era nato il 4 gennaio del 1911 a Puerta de Tierra nel seno di una grande famiglia di musicisti. I suoi successi si ascolteranno in tutte le sedi della rassegna di Barranquilla (Colombia) dal 25 al 28 gennaio 2018.
Basta sentire un paio di note per identificarlo tra mille. E’ l’argentino-italiano Javier Girotto, sassofonista la cui cifra espressiva si evidenzia ed eccelle imboccando il sax soprano, ma è anche un abile baritonista e versatile nell’utilizzo di flauti andini. Assieme al connazionale Natalio Mangalavite ha pubblicato il cd «Estándars» (Abeat records – distr. IRD), in bilico tra folk, tango, jazz e canzone.
Il musicista colombiano Edmar Castañeda ha cambiato pelle all’arpa llanera e da quindici anni è tra i più originali e trasversali protagonisti del panorama jazz newyorkese. L’ultimo progetto, un duo insolito con la pianista Hiromi Uehara, è stato raccolto nell’esplosivo «Live in Montreal» (Telarc – distr. Egea).
BRASILE/ Bossa Nova e MPB. A tutti coloro che si interessano di studi musicologici e in particolare di canzone brasiliana suggeriamo questo saggio bossanovistico pubblicato nella collana Grooves – studi musicali Afro-Americani e Popular dal titolo “BOSSA NOVA CANÇÃO – Prospettive Teoriche e Analisi Poetico-Musicali” di Stefano La Via e Claudio Cosi (Libreria Musicale Italiana).
Si pronuncia Che-que-ré, si legge Terry, ossia il nome della famiglia cubana protagonista nel mondo della musica con questa percussione minore del pantheon yoruba, idiofono entrato nel panorama jazzistico internazionale grazie a Irakere. Se il re del chequeré è Eladio “Pancho”, il titolo di principe spetta al figlio Yosvany, che è anche uno dei contraltisti più apprezzati del latin e della scena jazz newyorkese. (Intervista su Musica Jazz, dicembre 2017)
Jazz Club Ferrara/ venerdì 8 dicembre,ore 21.30, ultima performance dell’anno della Tower Jazz Composers Orchestra diretta da Piero Bittolo Bon e Alfonso Santimone. Sabato 9 dicembre ritorno della cantante, polistrumentista e danzatrice taiwanese Jen Shyu, con Chris Dingman al vibrafono, Mat Maneri alla viola e Dan Weiss alla batteria e percussioni.
Intervista. Il pianista e compositore di Santiago de Cuba da un decennio si muove con successo nel panorama jazzistico newyorkese. Il suo pianismo, seppur distaccandosi nettamente dagli schemi del jazz afrocubano, incorpora in forme inusitate alcuni elementi della tradizione folklorica cubano-haitiana. Nell’ultimo disco, “Hidden Voices”, approccia in modo ironico diversi stili cubani, ne frantuma i pattern ritmici e ricombina il tutto ispirandosi ai linguaggi dell’avanguardia internazionale.
È un duo inedito quello che si esibirà sabato 02 dicembre, ore 21.30, al Jazz Club Ferrara (Torrione San Giovanni), frutto della partecipazione del pianista cubano (di Santiago de Cuba, ma residente nella Grande Mela) Aruán Ortiz al quartetto del clarinettista e sassofonista di New York Don Byron. Jazz contemporaneo? Montuno con jazz d’avanguardia? Non è dato sapere cosa uscirà da questo binomio. Dunque, da non perdere!
Diciamolo subito: il programma del Bologna Jazz Festival ha riservato un po’ di spazio alle sonorità latin e al jazz en clave, ma soprattutto periferico e non perchè il concerto di Horacio El Negro si è tenuto a Budrio, in provincia. Qualcuno certamente dissentirà richiamando in causa la presenza di una sezione latin nella Chick Corea-Steve Gadd Band, ma su questo potremmo aprire una lunga parentesi perchè è un’altra storia.
Lunedì 27 novembre, dalle ore 20 in poi, il Jazz Club Ferrara ospita una tappa del tour europeo di una delle più giovani e interessanti figure del jazz contemporaneo, il pianista statunitense Richard Sears. Con lui il cubano Roman Filiu al sax alto, Matteo Bortone al contrabbasso e Guilhem Flouzat alla batteria.
Dal baião al jazz. Il veterano batterista di Rio de Janeiro è uno dei maggiori esponenti del percussionismo brasiliano e può vantare una carriere incredibile assieme a Milton Nascimento, Wayne Shorter, Herbie Hancock, Ron Carter e mille altri. Se ne parla nell’intervista pubblicata sul numero di novembre 2017 di Musica Jazz, in edicola.
Dopo la tappa a Foggia del 6 novembre per l’inaugurazione della terza edizione del Giordano in Jazz Winter Edition 2017 sarà il Teatro Auditorium Manzoni a ospitare, martedì 7 novembre alle ore 21:15, il concerto più atteso del Bologna Jazz Festival 2017: la Chick Corea & Steve Gadd Band, un sestetto in cui convivono sonorità acustiche ed elettriche, influssi jazz, accenti latini, strizzate d’occhio alla fusion d’annata.
A Bologna si parla, si canta e si ritma Yoruba, band che nonostante il nome esotico (afrocubano) è totalmente nostrana e diretta da Andrea Grillini, batterista residente a Ozzano Emilia, luogo anche dove fanno le prove i cinque giovani musicisti con doti improvvisative e linguaggi maturi che si muovono agilmente tra afrofunkjazz, canti yoruba, toques batà, cascara, clave di ispirazione cubana uniti a accenti mainstream tipici di brass band neworleansiani e/o cool.
“Il Coelho in una stanza” è il titolo del terzo appuntamento della rassegna Jazz & Poetry: in esso la poesia brasiliana e di lingua portoghese affidata alla recitazione di Franco Costantini flirterà con le canzoni del duo formato dalla cantante Silvia Donati e il chitarrista Daniele Santimone. Martedì 17 ottobre alle ore 21, il Chiostro dell’ex convento dei Cappuccini di Ravenna (in via Guglielmo Oberdan 6) si tingerà dunque di colori carioca, musicali e poetici. In caso di maltempo il concerto si terrà nella Chiesa adiacente al chiostro.
Sarà la letteratura argentina a fornire il tema portante di una nuova serata della rassegna Jazz & Poetry, organizzata da Jazz Network con la collaborazione della Fraternità San Damiano. Mercoledì 11 ottobre alle ore 21, il Chiostro dell’ex convento dei Cappuccini di Ravenna (in via Guglielmo Oberdan 6 – In caso di maltempo il concerto si terrà nella Chiesa adiacente al chiostro.) aprirà le porte alla musica di Javier Girotto (sax soprano e baritono) e Natalio Mangalavite (tastiere), ai quali si aggiungerà Franco Costantini per la recitazione dei testi letterari.
-20 giorni, e Bologna sarà invasa da jazz & sonorità affini sino al 19 novembre 2017. Un cartellone, fin troppo abbondante per essere gustato interamente, che inizierà a srotolarsi dal 26 ottobre. Nella Cappella Farnese (Palazzo D’Accursio, Bologna) questa mattina è stato presentato il Bologna Jazz Festival. Tra i vari interventi, quelli del presidente Federico Mutti e del direttore artistico Francesco Bettini. In sintesi, la grande storia del jazz andrà a braccetto con le più innovative tendenze sonore: il BFJ parlerà sia ai jazzofili, più o meno incalliti, che al pubblico più giovane e curioso di vedere la musica improvvisata alle prese con i suoni della nostra contemporaneità, dall’elettronica all’hip hop, passando per jazz rock, e sfiorando anche il latin.