Mostra tutti: Stati Uniti
Un quartetto all stars che è un vero asso nella manica: sono i James Farm, con la stella planetaria del sax Joshua Redman assieme ad Aaron Parks (pianoforte), Matt Penman (contrabbasso) ed Eric Harland (batteria). Questa è la carta che il Bologna Jazz Festival sfodera martedì 10 novembre per l’unica serata della sua decima edizione che si terrà al Teatro Duse (ore 21:15). Una collaborazione di titani del jazz capaci di fondere assieme vigorose scorribande improvvisative e un sognante abbandono alla forma-canzone.
La decima edizione del Bologna Jazz Festival continua a cavalcare l’onda più alta del jazz statunitense, proponendo i gruppi che meglio ne rappresentano sia l’attualità che la tradizione. Ne è calzante esempio il quartetto del sassofonista Mark Turner, che si fregia della presenza di nomi come Avishai Cohen (tromba), Joe Martin (contrabbasso) e Obed Calvaire (batteria). Li si ascolterà venerdì 6 novembre all’Unipol Auditorium, con inizio alle ore 21:15.
Sabato 31 ottobre, ore 21.30, Torrione San Giovanni (Ferrara) sarà il quartetto del sassofonista Gary Bartz ad inaugurare il primo appuntamento di stagione del Jazz Club Ferrara in collaborazione con Bologna Jazz Festival. Completano la formazione Barney McAll al pianoforte, James King al contrabbasso e Greg Bandy alla batteria. La stessa formazione si esibirà alle ore 13.00 di domenica 1 novembre alla Cantina Bentivoglio, storico jazz club di Bologna.
Venerdì 30 ottobre il Bologna Jazz Festival farà tappa all’Unipol Auditorium per il primo di tre concerti che si terranno in questo teatro nel corso della decima edizione della kermesse jazzistica. Protagonista di questa serata (inizio ore 21:15) sarà un trio all stars, i Children of the Light, ovvero il panamense Danilo Pérez (pianoforte), John Patitucci (basso elettrico e contrabbasso) e Brian Blade (batteria): un connubio di strabilianti solisti, ognuno impareggiabile virtuoso del proprio strumento.
Decisamente ‘trasgressiva’ la diciottesima edizione del Padova Jazz Festival, in scena dal 9 al 14 novembre, con un programma che ospita anche big della più consolidata tradizione jazzistica (come Kurt Elling, nella foto), ma che punta forte soprattutto su una serie di artisti di graffiante e carismatica originalità, dai Bad Plus al Groove Lab di Ameen Saleem.
Il primo dei due concerti del Bologna Jazz Festival previsti alla Sala Paradiso di San Lazzaro di Savena, realizzati in collaborazione con l’Arci San Lazzaro, è martedì 27 ottobre, ore 22.00 con il sassofonista Kenny Garrett, anche lui ‘lanciato’ da Miles Davis, nella band elettrica degli anni Ottanta. Il quintetto di Garrett, decorato dal tocco latineggiante delle percussioni, diffonde una vulcanica energia, sull’onda della quale il sassofonista trascina il pubblico verso finali da standing ovation.
Se siete interessati agli sviluppi della realtà cubana, procuratevi il settimanale Internazionale del 15 ottobre che dedica la copertina all’isola caraibica. “Prossima apertura” è un interessantissimo reportage firmato da Jon. Lee Anderson del The New Yorker.
Ben Cauley, membro fondatore dei Bar-Kays e unico sopravissuto nell’incidente aereo che costò la vita a Otis Redding è scomparso all’età di 67 anni a Memphis. La sua ultima apparizione al Porretta Soul Festival era stata nel 2012 come componente dei Bo-Keys . In quella occasione c’era stata una reunion con i Bar-Kays con i quali aveva suonato hit storici come “Soul Finger”.
L’etichetta romana Alfa Music pubblica cinque cd, che sono uno più bello dell’altro. Il primo titolo che abbiamo ascoltato è Writing 4 Trane dei Living Coltrane; poi D Birth di Daniela Spalletta (feat. Urban Fabula, special guest Max Ionata); Invocations di Israel Varela Trio; Nelle mie corde di Jasmine Tommaso (special guest Fabrizio Bosso); e These Human Beings di Pericopes+1.
Le notizie latinoamericane di questa settimana parlano di fatti e personaggi riguardanti i seguenti paesi: Panama, Colombia, Argentina, Brasile, Messico, Venezuela, Guatemala, Cuba, Giamaica.
Ragtime, dixieland e swing al centro del festival Rimini Jazz, quindicesima edizione, che andrà in scena al Teatro Novelli, il 19, 20 e 21 settembre, offrendo un programma di respiro internazionale, con formazioni tutte di ampio organico che viaggeranno lungo le coordinate stilistiche, geografiche e cronologiche del jazz classico, da New Orleans a Chicago, dagli anni Venti sino agli anni Quaranta.
Le notizie latinoamericane di questo numero parlano di fatti riguardanti Argentina, Brasile, Cuba, Venezuela, Messico, Perù, Bolivia e Cile.
“Credo che tutti i mezzi d’informazione abbiano dato risalto alla riapertura ufficiale della Ambasciata Statunitense a Cuba, quindi mi limito a sottolinere alcuni aspetti meno salienti dell’avvenimento”. Giancarlo Guglielmi, da Cuba. La corrispondenza la potete leggere nella rubrica MiCorner.
Le notizie latinoamericane di questo numero parlano di personaggi e fatti riguardanti Cuba, Argentina, Brasile, Ecuador, Messico, Colombia, Honduras, Cile, Venezuela, Porto Rico.
Le notizie latinoamericane di questa settimana parlano di Argentina, Bolivia, Brasile, Colombia, Cuba, Giamaica, Messico, Perù, Puerto Rico e Venezuela.
Al Caffè Della Rocca di Imola per la rassegna “LA VENA DEL JAZZ”, realizzata in collaborazione con il Combo Jazz Club, Mercoledì 22 luglio, ore 21.30 appuntamento da non perdere: in pedana, il sassofonista modenese Marco Ferri ( già vincitore del Premio Massimo Urbani), il trombonista peruviano Humberto Amesquita, l’hammondista Emiliano Pintori e Vittorio Sicbaldi alla batteria. In repertorio standard jazz e composizioni originali.
Torna la rassegna sull’Appennino tra Bologna e Pistoia. Esibizioni da non perdere di artisti in esclusiva europea provenienti da oltreoceano: a partire da Bernard “Pretty” Purdie, ospite speciale, il batterista più registrato della storia grazie alla sua attività di sessionman di lusso.
Al via, sabato 4 luglio (ore 22), Cueva Summer Jazz 2015. Ad inaugurare la quinta edizione della fortunata rassegna organizzata dal Ristorante La Cueva di Pomposa (Fe), in collaborazione con Jazz Club Ferrara, spetta ad un maestro del bebop, il trombettista americano Tom Kirkpatrick, che si esibirà con la sua Jazz Workshop Orchestra.
Fano Jazz By The Sea edizione n. 23: anche quest’anno, dal 24 luglio al 31 luglio, il più importante festival jazz delle Marche rinnova l’appuntamento con i numerosi appassionati di una delle musiche più vitali del nostro tempo. Inaugurano la rassegna il formidabile tenorista Joshua Redman e i Bad Plus.
Musica all’ennesima potenza, in una sola parola exponenziale…….”Jazz EXPOnenziale”. E’ l’edizione estiva dell’ARTUSIjazz Festival nell’anno dell’esposizione universale di Milano. Se quest’ultima è infatti indiscussa piattaforma di confronto sul tema dell’alimentazione, allo stesso modo la rassegna musicale di Forlimpopoli in corso sino al 27 giugno prossimi, diventa centro nevralgico in Romagna della musica jazz.
Domenica 10 maggio alle ore 21 Ravenna Jazz 2015 va in scena per l’ultima volta al Teatro Alighieri e lo fa sfoderando uno dei più ammirati cantanti della black music di questi ultimi anni: Gregory Porter. Per eseguire in prima data italiana il suo “Liquid Spirit”, un concentrato di soul, jazz e blues che gli è valso il premio Grammy, Porter sarà accompagnato da Yosuke Satoh (sax alto), Chip Crawford (pianoforte), Aaron James (contrabbasso) ed Emanuel Harrold (batteria).
Le notizie selezionate per la rassegna di questa settimana parlano di Argentina, Cuba, Honduras, Stati Uniti, Uruguay e Venezuela.
2 maggio, ore 21- Teatro Alighieri per il via del festival Ravenna Jazz 2015 ci si poteva immaginare una bellissima serata ma non così spettacolare e ricca di emozioni. Uno show nello show. Uno scrigno di tante sorprese, la prima un memorabile fuoriprogramma a cappella di un bambino, applauditissimo. Poi il resto durante la performance della formidabile vocalist e donna che è Dee Dee Bridgewater qui affiancata dalla brava e simpatica figlia e “amica” China Moses.
La quarantaduesima edizione di Ravenna Jazz parte con una marcia alta: sabato 2 maggio,ore 21 al Teatro Alighieri a dare il via al festival ci sarà Dee Dee Bridgewater. Sarà l’inizio di una passerella di grandi cantanti che transiteranno sul palco dell’Alighieri (ma anche nei club cittadini) nel corso dei dieci giorni del festival. La Bridgewater sarà affiancata dalla figlia China Moses, anche lei vocalist, straordinariamente simile alla madre nel fenomenale portamento scenico, nonché nella voce dalla potente vibrazione afro.
Mercoledì 29 aprile la Cantina Bentivoglio di Bologna gioca in casa e con un colpo da fuoriclasse ospita “Jazz Connections”, nuovo tour di Chiara Pancaldi che suggella la preziosa collaborazione tra la cantante ed il pianista afroamericano Kirk Lightsey, imprescindibile tassello della storia del jazz. L’impeccabile timing di Darryl Hall al contrabbasso e la visionaria creatività di Tommaso Cappellato alla batteria completano la sezione ritmica che sosterrà la Pancaldi in un emozionante tuffo nel songbook americano.