CUBA: effervescente e non decadente di Giancarlo Guglielmi

Quello che state per leggere è un pezzo che riassume in poche righe il ruolo politico di Cuba oggi non solo nel continente latinoamericano ma su scala mondiale. L’autore dell’articolo è Giancarlo Guglielmi, il quale da oltre un anno è ritornato a vivere nella capitale cubana, che ringraziamo per la sua preziosa collaborazione.
Si è svolto in questi giorni a La Habana il V vertice CARICOM-Cuba, con grande successo per Cuba. Caricom significa: Comunità dei Caraibi, che al costituirsi, all’epoca della “guerra fredda” aveva lasciato fuori Cuba, ma poi si resero conto che il prestigio di Cuba aumentava e quello USA calava, e iniziarono le conferenze per la cooperazione Caricom- Cuba.
E’ curioso che mentre lì in Europa, in questo ultimo decennio si infangava tutto ciò che aveva a che fare col Sistema politico socialista, qui al contrario abbia raggiunto grande popolarità. Tanto da vedere il suo trionfo in vari altri Paesi. Cominciò Chavez in Venezuela, poi venne Bolivia, Equador, Uruguay, Salvador, Nicaragua e alcune isole caraibiche che non sto a elencare. Ma anche quelli a sistema economico capitalista, come Argentina, Brasile o Cile ci tengono ad avere il massimo delle relazioni con Cuba. Insomma sul piano internazionale Cuba ha raggiunto, anche per le riforme economiche interne in atto, un grande prestigio. Nella CELAC (comunità degli stati latinoamericani e caraibici) non si muove foglia che Cuba non voglia.
L’organismo “ALBA” (Trattato di integrazione politico-economica tra gli Stati aderenti) è in pieno sviluppo, come UNASUR (rivolta all’ integrazione finanziaria) e i due organismi stanno puntando alla moneta unica, e PETROCARIBE che gestisce varie raffinerie in vari Paesi sta andando alla grande. E per finire, non a caso tutti i grandi leaders asiatici, in visita al continente la prima tappa la fanno alla Havana.
Mentre sul piano interno le cose seguono a zig zag, come già scrivevo in un pezzo precedente. Le riforme seguono e quelle ancora carenti, come la mancanza di vendite all’ingrosso per i privati, pare verranno corrette. E quindi potremmo definire la situazione effervescente. Ma credo che la lettera di una cittadina pubblicata dal “Granma” i giorni scorsi sia molto emblematica della situazione cubana.
Raccontava la “compagnera” che si trovava alla stazione degli autobus di Santa Clara e mentre aspettava di salire su un “almendron” e cioè un taxi collettivo, per Fomento, mi pare, è apparso il tipo della “ciapita” ossia delle tre campanine o delle tre carte, con relativo compare che recitava la solita parte di quello che passava per caso, nel tentativo di truffare qualche soldo al malcapitato di turno. Iniziando il viaggio il “chofer” ossia il conducente del taxi ha intrattenuto i presenti con disquisizioni sul “ciapista”, invocando più moralità e polizia. E poi ha aggiunto: “mi scuso ma parlando del truffatore mi sono dimenticato di dirvi che questo viaggio costa 40 e non 30”.
Direi che l’episodio è molto rappresentativo dei nuovi commercianti che la prima tecnica imparata è la “legge della domanda e della offerta” e perfino la cipolla può raggiungere prezzi esorbitanti, per non parlare dei pomodori come ricordava Yoani Sanchez l’anno scorso.
Ma comunque l’effervescenza è meglio della decadenza.
Ma c’è stato un altro avvenimento in questi giorni che ci ha deliziato e nello stesso tempo infastidito, che la città de La Habana è stata dichiarata una delle 7 città meraviglia del mondo.
Deliziato perché vivere in una città meraviglia, insomma non è da tutti, ma anche infastidito perché arriveranno più turisti scassacazzi. Credo sarà bene aumentare i prezzi per farvi da guida. (a proposito della legge della domanda e della offerta)
Giancarlo Guglielmi