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Altan & il jazz al BJF 2019

3. luglio 2019 – 13:30No Comment
Altan & il jazz al BJF 2019

Il Bologna Jazz Festival 2019 illustrato da ALTAN.   Non un musicista ma un grandissimo disegnatore, per iniziare la rassegna jazzistica felsinea in programma tra ottobre e novembre. Altan ha realizzato una serie di disegni per l’immagine del BJF 2019 per invadere Bologna con le sue creature appositamente ideate. Il BJF è riuscito a coinvolgere il celeberrimo Altan con il fondamentale apporto dell’Associazione Hamelin e BilBOlbul Festival internazionale di fumetto. 

Dal 2013 il Bologna Jazz Festival caratterizza ogni sua edizione avvalendosi della creatività di importanti illustratori, chiamati a interpretare l’iconografia jazzistica e i contenuti artistici del festival con un proprio lavoro originale. Nell’ordine sono intervenuti Filippo Scòzzari, Vanna Vinci, Manuele Fior, Gianluigi Toccafondo, Lorenzo Mattotti e Andrea Bruno.

L’iniziativa ha registrato un crescente apprezzamento e le immagini sono state diffuse in centinaia di migliaia di copie su ogni mezzo: pubblicità, immagini sugli autobus, locandine e manifesti, adesivi, programmi, affissioni in mostra per le strade di Bologna grazie alla collaborazione con il festival Cheap On Board. 

L’artista responsabile del progetto illustratori BJF 2019

Francesco Tullio Altan, o più semplicemente Altan, nato a Treviso il 30 settembre 1942, ha fatto i primi studi a Bologna e ha frequentato la facoltà di architettura di Venezia.

Oggi Altan è un’istituzione, quasi un marchio di moralità e di sguardo indignato sul presente, ma alla fine degli anni Sessanta era un anonimo scenografo che, trasferitosi a Roma, lavorava saltuariamente anche per il cinema e la televisione in qualità di sceneggiatore. Le prime collaborazioni che prevedevano vignette e illustrazioni gli furono richieste dal mensile per soli uomini Playmen.

Trasferitosi a Rio de Janeiro nel 1970, lavora nel cinema brasiliano, e nel 1972 crea il suo primo fumetto per bambini (pubblicato da un quotidiano locale). Nel 1974 inizia la collaborazione regolare come cartoonist con giornali italiani.

Tornato in Italia nel 1975, realizza per il Corriere dei Piccoli uno dei suoi personaggi più celebri, la Pimpa, il cagnolino a pois entrato nei cuori dei bambini di molti paesi del mondo, dall’Argentina alla Turchia.

Altan è celebre anche su versante artisticamente del tutto opposto: le vignette di satira politica. Dai primi fumetti comparsi su Linus alle pubblicazioni su Panorama, Tango, l’Unità, Cuore e Smemoranda. Su questo fronte continua a collaborare con L’Espresso e col quotidiano la Repubblica.

Dal 1977, a cominciare da Trino, ha pubblicato numerosi libri di vignette tra cui una dozzina di volumi imperniati sul più celebre dei suoi personaggi, Cipputi, operaio metalmeccanico vetero-comunista e disincantato. Ma Altan ha anche proposto taglienti riscritture biografiche di personaggi storici (Cristoforo Colombo, Francesco d’Assisi) o bizzarre narrazioni con protagonisti avventurosi (come ad esempio Sandokan).

Fra i suoi romanzi a fumetti si contano anche Ada, Macao, Friz Melone, Franz, Cuori Pazzi, Zorro Bolero, tutti con varie traduzioni anche all’estero.

Tra le opere per bambini, sono da ricordare Il primo libro di Kika, composto da dodici volumetti (e continuamente ristampato in Italia, Francia, Gran Bretagna, Spagna, Norvegia), e racconti illustrati e scritti tutti da lui come Il nonno non ha sonno, Carlotta fa un giretto, Il pinguino Nino, Paloma va alla spiaggia o Simone Acchiappasuoni.

A partire dal 1992 ha illustrato tutta la serie dei libri di Gianni Rodari per la Einaudi Ragazzi. Tra le opere di altri autori illustrate da Altan sono da ricordare Il libro dei gatti tuttofare di T.S. Eliot, Emilio di Antonio Porta, Il naso di Gogol e Istruzioni alla servitù di Jonathan Swift.

Tra il 1982 e il 1983 lavora ad una serie di 26 filmati di animazione col personaggio Pimpa per una coproduzione televisiva internazionale RAI. Su sue sceneggiature sono stati realizzati nel 1992 uno speciale televisivo in animazione di Kamillo Kromo e un video per la prima infanzia con sei storie della serie Il primo libro di Kika. Col regista francese Gérard Zingg ha scritto la sceneggiatura del film Ada tratto dal suo fumetto mentre con Sergio Staino quella di Non chiamarmi Omar ispirato al suo racconto Nudi e crudi. Le storie di Kamillo Kromo, Colombo e Pimpa sono state anche adattate per il teatro.

 

Altan e il jazz

Altan mostra il suo amore per il jazz, maturato negli anni della gioventù quando viveva a Bologna e frequentava il Jazz Festival della città, collaborando con Enrico Rava, il più noto jazzista italiano nel mondo. Concepisce per lui la copertina dell’album String Band del 1979. I due decidono di lavorare ancora assieme nel 1997 per Rava noir, uno dei capolavori discografici del trombettista. Si racconta che la musica sia nata dopo che Rava avesse visto i fumetti di Altan. Le emozioni trasmesse dai disegni hanno portato il trombettista a trascrivere tutto sullo spartito. Altan non solo disegnò la copertina, ma realizzò una vera storia originale di 40 pagine, che è diventata anche un film d’animazione.

Il Bologna Jazz Festival è realizzato con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Carisbo, Gruppo Unipol, TPER, Città Metropolitana di Bologna, Bologna Città Creativa della Musica UNESCO, del main partner Gruppo Hera e con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori.

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