Home » Chi siamo

Chi siamo

Mi Caribe nasce dalle esperienze maturate in parte dentro l’associazione Caribe (da molto tempo inattiva), il cui scopo è stato per oltre quindici anni quello di promuovere progetti culturali (e non ideologici) con Cuba, il mondo caraibico e quello centro-sudamericano.  Nel corso degli ultimi anni le attività pratiche di Caribe (corsi di lingua, danze e musiche latine, dibattiti, presentazione libri, ecc.) sul territorio emiliano  si sono via via esaurite, e per molteplici ragioni, tra cui la principale è la radicale scomparsa del lavoro volontario associativo. Tuttavia, un nucleo ristretto di amici ha cercato donchisciottescamente, e con molti limiti e difficoltà, di non disperdere il patrimonio conoscitivo acquisito fin qui,  producendo interventi e collaborazioni con organismi affini e/o pubblicando articoli su mezzi di informazione. Ma anche questo non era più sufficiente per continuare ad esistere. E allora, dopo lunga riflessione e prendendo atto della nuova realtà, ci siamo dovuti adeguare ai tempi e utilizzare le potenzialità di internet  per rilanciare (speriamo) se non altro lo spirito del nucleo associativo (che rimane sempre finalizzato ad attività no profit) con questo web magazine, una sorta di periodico elettronico per aprire a nostro modo una finestra sulle culture e le tradizioni del continente sudamericano. Il nostro campo di indagine, infatti, non sarà solo il bacino geografico e culturale del Caribe con le preziose ‘perle’ di Cuba, Repubblica Dominicana, Giamaica, Martinica, Barbados, Puerto Rico, Trindidad & Tobago e altre che brillano sulle copertine con sabbia finissima, mar turchese, divertenti palme che si spingono dentro acque trasparenti, un paio di maracas, una scatola di sigari, mulatte gaudenti e qualche rumbero improvvisato. Ma esploreremo oltre il “mediterraneo dei Caraibi” e non in modo generico. Un progetto ibrido e criticabile fin che si vuole, che costruiremo con strumentazione non professionale (le foto e i video sono amatoriali e spesso realizzati  con materiali raccolti in condizioni disagevoli e non programmate)  ma con  tanta passione, buon senso  e molta voglia di capire quelle realtà così come sono, e non come molti le vorrebbero. Avvicinarci, dunque, alla comprensione della dimensione multiculturale  più autentica che anima  una comunità grande ed eterogenea come quella latina. Infatti sono circa mezzo miliardo di persone che hanno intrecciato le loro diverse origini: ispaniche, africane e nordeuropee. Un potpourri etnico davvero straordinario.

Come soggetti indipendenti, fuori dal business,  ci impegneremo, assieme a chi vorrà collaborare o fornirci suggerimenti, a sviluppare nuove sensibilità,  per scoprire e incontrare un Caribe dai confini quasi infiniti. Andremo, quindi, al di là del perimetro caraibico, stabilito dai cartografi ufficiali sulle mappe, per sintonizzarci concettualmente con il pensiero del premio Nobel colombiano  Gabriel García Marquez: “il Caribe è un’area culturale che va dal Brasile al Sud degli Stati Uniti”. E il sud degli USA include, non soltanto la multietnica e scontata Miami, ma luoghi storici e di grande vitalità come New Orleans, che è un importantissimo anello di collegamento culturale e allo stesso tempo spartiacque fra il continente nordamericano e quello sudamericano. Molti non lo sanno o trascurano questo fatto, altri dimenticano la storia, e allora con un po’ di coraggio e solo con una buona lente (usandola però in modo insolito)  forse sarà possibile a cittadini del Vecchio Mondo scoprire le radici, le storie comuni, i tratti essenziali e le sfumature (che spesso invece sono sostanze primarie) che uniscono molti popoli del Nuovo Mondo. Questo sarà uno degli obiettivi di Mi Caribe.

direttore: Gian Franco Grilli.

Coloro che vorranno sostenere concretamente lo spirito che muove questo portale (che ha dei costi per stare in rete) potranno farlo scrivendoci una mail  info@micaribe.it e forniremo le coordinate per inviare una quota libera come amico sostenitore.

N.B. Caribe è da diversi anni inattiva, e non diciamo cessata per non spegnere definitivamente la fiammella della speranza che possa un giorno risorgere ed evitare le pratiche burocratiche per ogni cosa che nasce nuova.