Ricordando lo scrittore Stefano Tassinari (+ video)
E’ scomparso un grande uomo, molto stimato, un amico, STEFANO TASSINARI, giornalista, scrittore, sceneggiatore, comunicatore, e anche interprete rock-blues. Infatti tra le sue tantissime qualità, anche quella di saper imbracciare chitarra o armonica, accompagnare una ballad o improvvisare blues. Come fa nel video ( la qualità purtroppo è scadente) girato il 13 febbraio 2011 al reading letterario musicale “Agli Angeli Ribelli” per ricordare Francesco Lorusso.
Tutta la cultura e la politica di sinistra piange la scomparsa di Stefano Tassinari, nato a Ferrara 57 anni fa, da anni residente a Bologna. Giornalista e scrittore, ma anche ottimo organizzatore, conferenziere e appassionato di musica, disciplina artistica che in gioventù praticò suonando nei complessi. E che ha continuato a coltivare come hobby, ma con passione e talento, tanto da offrirne una prova concreta (a coloro che non conoscevano questa sua dimensione sonora) il 13 febbraio 2011 all’ITC Teatro di San Lazzaro di Savena nel reading Agli angeli ribelli, da lui ideato e diretto sul ’77 bolognese in ricordo di Francesco Lorusso. A un certo punto della performance si unì al trio musicale di base (Testoni-Magnani-Battilana) accompagnando con la chitarra e poi improvvisando con gusto alcuni giri di rock blues con l’armonica. Quella è stata l’ultima volta che ho scambiato due parole con Stefano, complimentandomi anche come bluesman, e lo voglio ricordare così, allegro, soddisfatto del mio apprezzamento, con swing. Sapevo della sua malattia e ammiravo tantissimo questo suo lato indomabile. Essere così lucido, forte e brillante culturalmente – nonostante il maledetto male che lo stava divorando – è qualcosa che mi sono chiesto spesso in questi anni. E la mia conclusione arrivava a dire che solo uno con le contro palle come lui ci riesce, davvero un personaggio formidabile come Tassinari poteva affrontare con tanto animo il resto dei suoi giorni.
Avevo conosciuto di persona Stefano nel 1998 in occasione della pubblicazione di ”Assalti al cielo. Romanzo per quadri” (Calderini) e simpatizzammo un po’ nelle conferenze stampa che organizzammo assieme in varie città italiane. Tra noi due le cose di lavoro filavano abbastanza bene poiché lui intuì, credo, che i miei ideali erano abbastanza simili ai suoi, e soprattutto perché sapevo ascoltare le sue proposte sempre ben calibrate, puntigliose ma da vero professionista di comunicazione. Dettagli che altri colleghi o miei superiori con evidenti pregiudizi politici non ‘fumavano’ più di tanto i suoi piani d’azione, cene con l’autore, incontri in libreria, eccetera. Insomma non era riuscito a instaurare grande feeling con alcuni funzionari. Questo lo infastidiva molto, ma incassava con molta dignità ed educazione. Per ricreare un clima positivo e utile a tutti, al sottoscritto non rimaneva che tentare di convincerlo della realtà esistente, dicendogli che, purtroppo, bisognava mediare con quei “capetti” imposti dall’editore, poiché altro non è che un imprenditore, con le sue regole, nel bene e nel male. In quei frangenti solidarizzammo, con uno sguardo ci si capiva al volo. Da lì in avanti quando ci incontravamo in giro per Bologna o in qualcuna delle sue manifestazioni (e lui ne ha prodotte davvero tante e importanti!) preferivamo non parlare di diritti d’autore, di cose vecchie, e il tasto cadeva su Cuba e America Latina poiché sapeva dei miei specifici interessi culturali, ma si finiva sempre (naturalmente perchè lui era tutto cultura e politica) con qualche battuta su socialismo tropicale cubano, sinistra in generale, editoria latinoamericana, le sue opere letterarie che intanto avevano ottenuto buoni successi presso le edizioni Marco Tropea (‘‘Il vento contro”, ”L’amore degli insorti”, ”I segni sulla pelle” e ”L’ora del ritorno”). Editore di cui si dichiarò sempre molto soddisfatto (altro che stampatori vestiti da… mi disse una volta) e il medesimo nel cui catalogo c ‘è lo scrittore cubano Leonardo Padura Fuentes con il quale Stefano organizzò istruttivi incontri letterari per il pubblico bolognese, uno per esempio che ricordo con nitidezza con molta gente tra i banchi di Melbookstore della centralissima via Rizzoli ad ascoltarvi.
Voglio ricordare e ricordarmi Stefano con un semplicissimo regalo: un video con le modestissime immagini girate per caso con una camera fotografica (non era nei miei progammi) al reading musicale Agli Angeli Ribelli (con il trio latin rock G. Battilana, F. Testoni, M. Magnani) e caricato su Youtube per Micaribe. Così caro Stefano continuerai ad essere sempre con noi con la tua inaffondabile energia e voglia di spiegare i fatti del mondo.
Gian Franco Grilli
Foto dell’ultimo saluto a Stefano Tassinari nella Sala d’Ercole – Palazzo D’Accursio, Bologna, 10 maggio 2012. Tra i vari omaggi con note musicali anche quello di Mauro Pagani.
Sempre i migliori se ne vanno anzitempo,è tutto ingiusto. L’avevo visto alla Tv per le manifestazioni dell’ITC di SanLazzaro.