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Jazz da regalare: Brass Bang! e Live Collection

15. dicembre 2014 – 17:36No Comment
Jazz da regalare: Brass Bang! e Live Collection

Abbiamo trovato altri due bellissimi album da prendere in considerazione per le idee regalo: il primo è “Brass Bang!” di Bernstein- Fresu- Petrella- Rojas (Tuk Music – distr. Ducale); il secondo s’intitola “Live Collection“di Paolo Pellegatti (Ultrasound- distr. Ird)

BRASS BANG! Bernstein- Fresu- Petrella- Rojas

La storia è presto scritta: Fresu invita a suonare i Sex Mob di Bernstein a Berchidda per il suo festival e si innamora di quel suono e di quella atmosfera. Petrella invita Fresu a suonare nella sua Cosmic Band e si diverte da morire. Bernstein conosce Petrella e comincia a dire in giro per il mondo che c’è finalmente in giro un vero e proprio genio che suona il trombone. I tre si incontrano per puro caso a Bolzano dove suonano in tre formazioni diverse in quel festival. Davanti ad una Wienerschnitzel e ad alcune birre nasce l’idea di un qualcosa che può essere “esplosivo” anche senza l’ausilio della ritmica tradizionale. Nasce così l’idea di montare un nuovo progetto “tutti fiati”. I tre accettano con trasporto ma il manager di Fresu non è contento. “Sì, vabbé… ma un bel suono basso chi ve lo da?” Bernstein ci mette poco a rispondere: “Rojas. Who else?” E’ fatta. Una piccola-grande band di fiati con grandi solisti tra poesia, humor, ritmi travolgenti e divertimento! Esplosivi! E’ “Brass Bang!” (Tuk Music – distr. Ducale)

Steven Bernstein, tromba, slide trumpet, distortion effects, flugelhorn, voce; Paolo Fresu, tromba, flugelhorn, cornetta, pocket trumpet , multieffects; Gianluca Petrella, trombone; Marcus Rojas, tuba, voce, percussioni.

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The Jazz Masters

Paolo Pellegatti, live collection (Ultrasound – distr.IRD)

Un cammino costellato da splendidi incontri e fortunate collaborazioni. Questo album è parte della storia di un musicista italiano che dopo aver partecipato a costruire il mito del “Capolinea”  – uno storico locale sul Naviglio Grande di Milano dove si suonava musica jazz dal vivo  e che nei suoi oltre trent’anni di attività  si fece conoscere in tutto il globo – girando in tour ovunque ha incontrato artisti che la storia l’hanno creata: History – makers; un termine che raramente, come in questo caso, appartiene a questi assoluti protagonisti della musica, momenti diversi, partendo dal lontano 1978 con Eddie “Lockjaw” Davis e Harry “Sweet” Edison, i musicisti della big band di Count Basie. Poi Art Farmer, Pepper Adams nei primi anni ’80, Sal Nistico, Carl Anderson, John Surman, Steve Lacy nella seconda parte dello stesso decennio e Steve Grossman, il tutto condito dai grandi testimonial del Jazz Europeo: Massimo Urbani, Enrico Rava, ed il nuovo, che più nuovo non è: Fabrizio Bosso, Antonio Farao’, che dire? Questo album vuole essere un documento che offre sonorità live con quei tipici sapori che oggi si usano definire stranamente “vinile-vintage”. In alcuni momenti vi sembrerà di sentire la puntina del vecchio giradischi ed è ciò che si voleva.

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