LATIN JAZZ con  FLAMENCO: Daniel García Trio

Bellissimo omaggio ai grandi precursori del jazz flamenco e una nuova via al latin jazz quello che abbiamo ascoltato a Correggio Jazz 2024 con “La Via de la Plata” dal trio del pianista spagnolo Daniel García completato da due musicisti cubani (entrambi di Santa Clara): il contrabbassista Reinier Elizarde “El Negron” e il batterista Michael Olivera.

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San Lazzaro=Babalú Ayé, “processione” di miCaribe

20. aprile 2011 – 13:04No Comment
San Lazzaro=Babalú Ayé, “processione” di miCaribe

C’è chi va con devozione  a San Lazaro (Cuba)  una volta all’anno e chi invece ci vive  tutto l’anno a San Lazzaro come il sottoscritto. E allora prendendo spunto anche dallo scrittore e repentista cubano Alexis Diaz Pimienta (nel video) ho voluto illustrare la “processione” italianizzata e personalizzata al mio San Lazzaro (di Savena),  una “processione” zigzagante, molto free, da un percorso all’altro, però rigenerante. Il video è quindi una sequenza di immagini sanlazzaresi in completa libertà di montaggio.

Questo percorso sanlazzarese è certamente più corto, più agevole, meno significativo di quel duro e sentito pellegrinaggio, che osservo con rispetto e che ogni anno la vigilia del 17 dicembre vede numerosissimi fedeli andare a piedi, in ginocchio, o trascinando pesanti pietre legate alle caviglie, fino al Santuario de San Lázaro en Rincón, a circa 30 km  dell’Avana.

San Lazaro,  Babalú Ayé nel culto afrocubano della Santeria, è tra le divinità più venerate  in tutta Cuba. Infatti mi è capitato di visitare un po’ in tutta l’isola la casa-tempio  di santeros durante la cerimonia per ottenere favori e benessere dal Viejo Lazaro.

Il mio percorso “processione” è essenzialmente profano, ma dai sincretismi religiosi Yoruba ho tratto un po’  d’ispirazione, per quanto riguarda l’immaginazione e la vitalità, necessaria a ricercare simbolicamente il potere magico, l’achè, come dicono i credenti nella Regla de Ocha o Santeria, quell’energia naturale che circonda tutti noi anche se spesso non se siamo consapevoli. Lungo i miei sentieri non incontrerò mai una  ceiba, albero sacro cubano,  ma osservando i rami strambi di  grossi alberi di gelso posso fantasticare sulle loro forme simili a divinità arcane. Non a caso, gli antichi Galli ritenevano il gelso come una sede di forze occulte, e i nostri trisavoli  erano sempre attenti alle sensazioni magiche, ai misteri, che succedevano intorno a loro, nelle siepi, nelle cavità dei tronchi, sotto una quercia. Con  un “mio personalissimo sincretismo culturale” vado camminando per miCaribe, e quando diversi amici, e lettori del nostro webmagazine, che vivono in America Latina hanno saputo del mio girovagare quotidiano sognando realtà lontane mi hanno invitato a mostrare loro la “processione” in cui nasce idealmente il progetto culturale informativo e di interscambio conoscitivo. Ecco, queste immagini sono per gli affezionati visitatori di miCaribe ma soprattutto per  quelli che vivono nelle Americhe.

Gian Franco Grilli

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resumen en español:

En consonancia con el espiritu del repentista cubano Alexis Diaz Pimienta de enfrentar temas serios (importantes) en manera alegre,  quiero ilustrar mi “procesion” en San Lazzaro, más breve y fácil de aquel peregrinaje que cada año la vispera del 17 de diciembre muchos creyentes (fieles)  hacen el camino descalzos, de rodillas o arrastrándose con algún tipo de peso a cuestas en los tobillos hasta a San Lázaro, en el santuario de “El Rincón”, ubicado alrededor de 30 km de la ciudad de La Habana.

San Lazaro, bautizado por las creencias sincréticas como Babalú Ayé, es uno de los santos más venerado en toda Cuba. Me ocurriò varias vecez participar a esa celebracion en distintas ciudades del Pais y en dentro la casa-templo de unos santeros.

Mi recorrido es mas profano que sagrado, pero busco de los sincretismos populares Yoruba algo de inspiraciones como imaginacion y vitalidad para descubrir  simbolicamente el poder magico, el “aché” como dirian en la Regla de Ocha,  la energia adentro la naturaleza (reyno vegetal animal) que me rodea. Claro, no me voy a encontrar la ceiba, arbol sagrado cubano, pero  mirando las ramas extravagantes de gruesos arboles de moral (o morera) puedo fantasear sobre sus formas que parecen divinidades ancestrales.  No olvidemos que los antiguos  pueblos Celtas consideraban el moral lugar (sede) de fuerzas ocultas y tambien nuestros tatarabuelos tenian atencion a lo magico, al misterio cerca de su vivir,  que los duendes habitaban en soto (barreras verdes), dentro tronco de arboles (cavidad).  Con mi muy  ‘personal  sincretismo’ cultural camino por miCaribe.

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