Venezuela: addio al bolivariano Hugo Chavéz (+ video)
Alle 16:25 di martedì 5 marzo 2013 è morto il presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Tenente Colonnello, Hugo Rafael Chávez Frías. Era nato il 28 luglio del 1954. L’annuncio della morte è stato dato alla popolazione in diretta tv a reti unificate dal vicepresidente Esecutivo, Nicolas Maduro.
Maduro, considerato il suo delfino, è stato designato dallo stesso Presidente come suo successore fin dall’11 dicembre scorso quando Chavéz dovette andare urgentemente all’Avana per sottoporsi a un nuovo intervento chirurgico. Era il quarto, per combattere il cancro che l’ha colpito alcuni anni fa nella zona pelvica.
Negli ultimi venti anni Chavéz ha occupato la scena politica internazionale con il suo progetto rivoluzionario chiamato “socialismo bolivariano o del Secolo Ventunesimo” in stretta connessione con il cammino della rivoluzione cubana, a cui si era affiancato per rafforzare la battaglia antimperialista contro gli USA, considerato il nemico n.1 di Cuba, del Venezuela, ma anche di tanti altri paesi latinoamericani che hanno intrapreso percorsi progressisti e di indipendenza da Washigton. Ad esempio, l’Ecuador di Rafael Correa, che ha espresso cordoglio al popolo venezuelano per la scomparsa di un “leader di un processo storico in America”.
Il caudillo di Caracas ha sempre sostenuto idealmente e anche economicamente Cuba – da oltre 50 anni spina nel fianco degli Usa – con forniture di petrolio in cambio di migliaia di medici cubani per sviluppare progetti di salute pubblica nel territorio venezuelano. E’ la solidarietà tra popoli fratelli.
Ora la perdita del Comandante Hugo Chavez “E’ una tragedia storica per il nostro Paese” ha detto Maduro con voce strozzata, e ha proseguito che “questo è un dolore immenso che tocca profondamente la nostra Patria. Comandante, dovunque tu sia: grazie, mille volte grazie, da parte di questo popolo che hai sempre protetto”. La sua morte lascia un vuoto difficile da colmare. Chavez è stato un leader carismatico, molto amato dalle genti umili, stava dalla parte dei più deboli, ma è osteggiato duramente dai suoi avversari politici e fortemente criticato per una serie di misure legislative tendenti a ridurre le libertà civili e a togliere potere ai mezzi informativi dell’opposizione concentrati in mano di pochi.
“Ci appelliamo a tutte gli uomini e a tutte le donne – ha aggiunto Maduro – a raccogliere il suo esempio in difesa della pace e del rispetto di questa nostra Nazione. Raccogliamo la sua eredità, il suo progetto. Que Viva Chavéz”.
Ora si apriranno i dibattiti sull’operato di questo leader amato o odiato. Ma al di là delle diverse opinioni sul lavoro politico di questo leader sudamericano che si scateneranno nelle prossime ore in Venezuela e nel mondo, bisogna riconoscere che Chavéz ha scritto una nuova pagina non solo nella storia del suo Paese ma in quella più vasta dell’America Latina.