JAZZ, BJF 2024: 21 ottobre-17 novembre, tra Bologna, Ferrara e Forlì

Pat Metheny sarà la principale star del Bologna Jazz Festival 2024, che annovera in questa edizione nei grandi teatri cittadini altri protagonisti di massimo rilievo come Mulatu Astatke, Cécile McLorin Salvant e McCoy Legends. Ma nei jazz club ci sarà una programmazione che, a nostro avviso, restituirà un’immagine più significativa, variegata e completa dei del jazz multicolore oggi.

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USA Vs CUBA, via Trump

28. settembre 2020 – 23:32No Comment
USA Vs CUBA, via Trump
USA Vs Cuba, via Trump. Il presidente statunitense ci prova ancora con una ventina di fallimentari reduci della Baia dei Porci (aprile 1961) invitandoli alla Casa Bianca per imporre nuove sanzioni (EMBARGO in corso da 60 anni) a Cuba e sensibilizzare la Diaspora cubana per guadagnarsi i voti dei latinoamericani in Florida alle prossime presidenziali. Non il Covid-19 ma il “comunismo” di Biden fa paura a Trump.

La politica e soprattutto le campagne elettorali negli Stati Uniti  rendono quella società a stelle e striscie al limite del ridicolo. Leggere poi, nonostante tutti i gravi danni fin qui prodotti dal trumpismo, che esistono (vero o falso non lo sappiamo, ma…) LATINOS FOR TRUMP è abbastanza inquietante per chi crede nell’evoluzione del genere umano. Si richiama la Baia dei Porci!
Già lo sbarco alla baia dei Porci! Molti non si ricordano niente di quell’evento e tanti non erano ancora nati. A questi ultimi diciamo che la CIA organizzò quel contingente di nostalgici di Batista, appoggiato dall’aviazione USA, che a Playa Giron prese una botta nei denti, ancora doloranti oggi. In tre giorni i barbudos rivoluzionari castristi respinsero quell’infame attacco cammuffato. Un disastro per Kennedy & Co., eppure, e anche dopo le promettenti aperture di Obama degli ultimi anni, l’inqualificabile, o meglio, il brutale Trump non ha altre carte che richiamare quei decrepiti bandoleros per tentare di tenersi a galla sventolare lo spauracchio del socialismo. Questi sono gli yankee 4.0, che non gliene frega un bel niente dell’auspicata transizione (per quanti credono nella democrazia occidentale, ma che non vuol dire diritti per tutti e giustizia sociale!) che si stava prospettando all’Avana. E non basta: ora si è inventato l’arrivo del ” comunismo venezuelano”, se dovesse perdere contro Biden. Insomma la crescita, lo sviluppo economico, politico e civile dell’America Latina è sempre roba degli USA, come da oltre un secolo a questa parte, secondo il reggente Donald Trump.

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