CUBA libri.Torna “Cimarrón – Biografia di uno schiavo fuggiasco” di Miguel Barnet

Che bello tuffarsi nuovamente tra le pagine della Cimarrón- Biografia di uno schiavo fuggiasco dell’etnologo e scrittore Miguel Barnet di cui è appena stata pubblicata la nuova e bella edizione italiana a cura di Elena Zapponi, presentazione di Italo Calvino per i tipi della Quolibet edizioni di Macerata

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Salvador Gonzáles Escalona

1. agosto 2010 – 09:092 Comments
Salvador Gonzáles Escalona

Callejón de Hammel en La Habana: arte, ritmi … e filín

E’ uno dei centri della cultura afrocubana più interessanti e più visitati della capitale cubana.  Questa sorta di mix tra arte, tradizione e religioni sincretiche si trova nel Centro Havana. Una Galleria molto originale in cui i murales, gli oggetti e le opere d’arte esposti trasmettono al visitatore la spiritualità, l’energia e la magia che ruotano attorno e alimentano i rituali della Santeria, ma non solo. Il deus ex machina di tutto ciò è l’artista Salvador Gonzáles Escalona che da circa vent’anni ha intrapreso questa iniziativa.

Qui è possibile assistere anche a conferenze, spettacoli del folklore afrocubano ovviamente sostenuti da ritmi e canti in lingua yoruba, vedere all’opera tra l’altro bataleros straordinari, ovvero suonatori di batà, la triade di bimembranofoni da cui escono poliritmie incandescenti a cui spesso vengono affiancati altri strumenti della tradizione afro.

Callejón de Hammel è anche filín. Gli appassionati di musica cubana senza distinzioni tra generi e linguaggi  una volta terminata la visita al ‘museo’ di Salvador potranno approfittare per scoprire un altro luogo importante a 50 metri di distanza: c’è la casa di Tirso e Angel Diaz con una targa dove si legge che  lì è incominciato negli anni Quaranta e Cinquanta il movimento feeling o filín, come dicono i cubani, che in due parole non è altro che bolero jazzificato.  E dire filin vuol dire chitarra, lo strumento principale impiegato da questi  cantautori cubani. Tra quei giovani artisti  che con quel linguaggio fecero una piccola rivoluzione c’erano, oltre al citato Tirso, suo fratello Angel Diaz (che risiede ancora in quella casa), Cesar Portillo de La Luz, José Antonio Méndez, Niño Rivera, Justo Fuentes Omara Portuondo e tanti altri.

Ma maggiori notizie sul fenomeno del bolero e del feeling, dei maggiori interpreti di ieri e di oggi, le potrete trovare prossimamente nelle pagine della musica.

Foto del Callejón: Carlos Ribet

testo Gian Franco Grilli

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