JAZZ, BJF 2024: 21 ottobre-17 novembre, tra Bologna, Ferrara e Forlì

Pat Metheny sarà la principale star del Bologna Jazz Festival 2024, che annovera in questa edizione nei grandi teatri cittadini altri protagonisti di massimo rilievo come Mulatu Astatke, Cécile McLorin Salvant e McCoy Legends. Ma nei jazz club ci sarà una programmazione che, a nostro avviso, restituirà un’immagine più significativa, variegata e completa dei del jazz multicolore oggi.

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CROSSROADS: weekend tra jazz, word & world

28. marzo 2014 – 00:22No Comment
CROSSROADS: weekend tra jazz, word & world

Dal 28 al 30 marzo Crossroads allunga il passo tra jazz, word & world. Inizia CRISTINA ZAVALLONI con il suo quartetto per la prima assoluta di Special Dish (Cesenatico, Teatro Comunale, 28 marzo). Al duo PAOLO CARUSO & FRANCO COSTANTINI il compito di aprire la XXVII edizione del Cassero Jazz di Castel San Pietro T. (29 marzo); a seguire, nella stessa serata, il duo ANTONELLO SALIS/HAMID DRAKE. Domenica 30 marzo, tutta per il quartetto ADA  MONTELLANICO con “ IT’S MAGIC  Omaggio a Abbey Lincoln”. Nelle due serate anche qualche pronuncia latin.

Venerdì 28 marzo, ore 21, Teatro Comunale di Cesenatico. CRISTINA ZAVALLONI.

Rimescolando le carte della sua Radar Band, la cantante bolognese Cristina Zavalloni si trova in mano un poker vincente: il suo nuovo “Special Dish”, una formazione fresca e rinnovata nel repertorio, con in più l’affinamento creato da una ormai lunga sintonia tra i suoi membri. Per questa prima assoluta, sul ‘piatto’ c’è molta musica originale, ma si pesca anche a piene mani nella tradizione folklorica mediterranea, nel repertorio della canzone italiana e pure dai Beach Boys. Del resto sia la Zavalloni che i suoi musicisti hanno una formazione classica, sono a proprio agio nell’improvvisazione, hanno un’apertura mentale che abbraccia senza timore il pop e il folk.

Cristina Zavalloni, formatasi in ambito jazzistico (con una evidente predilezione per le più moderne declinazioni del canto) si è poi indirizzata anche verso gli studi classici, finendo per diventare una delle voci più particolari del belcanto contemporaneo. La sua carriera internazionale è in pieno fermento: il suo nome è ormai costantemente associato ai teatri, i direttori e le orchestre più prestigiose, oltre che a repertori decisamente novecenteschi (nei suoi più recenti programmi spiccano Britten, Schoenberg, Andriessen, Berio). Torna comunque regolarmente alla musica improvvisata, come dimostrano le sue recenti produzioni discografiche su etichetta Egea, il duo con Stefano Bollani andato in scena nel 2011 e la recente intensa attività della Radar Band.

Da Cesenatico il giorno dopo si parte per raggiungere la Via Emilia, direzione Castel San Pietro per la XXVII edizione di Cassero Jazz che si svilupperà in due serate: 29 e 30  marzo 2014, con la presentazione di tre  proposte. Sabato 29 c’è una doppia performance. In apertura verrà presentato il progetto “NESSUNO”, performance di strumenti a percussione e voce recitante che avrà come protagonisti il percussionista di scuola afrobrasiliana PAOLO CARUSO e l’attore, poeta FRANCO COSTANTINI. A seguire si esibirà un altro strepitoso duo, quello formato dal pianista-fisarmonicista sardo ANTONELLO SALIS che suonerà  insieme al grande batterista afroamericano HAMID DRAKE (foto). Si tratta di due straordinari musicisti, figure di spicco della scena  internazionale, tutti e due con collaborazioni prestigiose all’attivo. Antonello Salis e Hamid Drake sono compagni di musica di lungo corso, ma solo da poco tempo calcano il palcoscenico nella icastica formula del duo. Da personalità così debordanti del jazz più legato alla libera improvvisazione ci si può aspettare un set decisamente spinto verso l’imprevedibile: stacchi funky, idee colte al volo con reciproca telepatia, vortici sonori che dilatano i tempi dei brani, rumorismi primordiali, poliritmie incalzanti, ammiccamenti a qualcosa di noto all’orecchio dell’ascoltatore, che sia Duke Ellington o Don Cherry, prima di rituffarsi nel maelström improvvisativo di una performance in cui anche la componente visiva e gestuale diventa parte dello spettacolo.

Domenica 30 marzo, seconda e ultima serata del Cassero Jazz  con “IT’S Magic”, il progetto dell’ADA MONTELLANICO quartetto, una sorta di viaggio che ripercorre le tappe salienti della Lincoln interprete ma per lo più autrice. Ai suoi brani vengono aggiunte altre composizioni che hanno reso ricco quel panorama jazzistico in cui la musica ha rappresentato un forte messaggio per l’emancipazione del popolo nero, proprio a voler tracciare la strada che Abbey ci ha lasciato.

Ada Montellanico, cantante tra le più importanti e innovative della scena jazz italiana, presenta questo omaggio, insieme a due astri nascenti del jazz italiano, Enrico Zanisi al pianoforte e Francesco Ponticelli al contrabbasso e allo straordinario trombonista peruviano Humberto Amésquita. Quest’ultimo, certamente, per la sua provenienza geografica e culturale richiamerà l’attenzione degli appassionati del mondo latin, mondo che verrà rappresentato anche dagli strumenti a percussione provenienti dall’area latinoamericana (berimbau, cuica, pandeiro ecc.) suonati da Paolo Caruso (sabato 29) per creare composizioni negli stili musicali più disparati: dall’Afro  al Rap-Reggae. Caruso dirige e coordina dal 1997  l’Accademia Do Ritmo Afroeira, una delle più accreditate “Scuole di Samba” in Italia, con cui ha inciso due CD: AFROEIRA LIVE (2003) e TAMBORES (2007).

Info: Crossroads

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