CUBA libri.Torna “Cimarrón – Biografia di uno schiavo fuggiasco” di Miguel Barnet

Che bello tuffarsi nuovamente tra le pagine della Cimarrón- Biografia di uno schiavo fuggiasco dell’etnologo e scrittore Miguel Barnet di cui è appena stata pubblicata la nuova e bella edizione italiana a cura di Elena Zapponi, presentazione di Italo Calvino per i tipi della Quolibet edizioni di Macerata

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Porretta SOUL Festival, ultima serata (Photogallery)

25. luglio 2016 – 23:32No Comment
Porretta SOUL Festival, ultima serata (Photogallery)

Un po’ di immagini dell’ultima serata della ventinovesima edizione del Porretta Soul Festival, andata in scena domenica 24 luglio, al Rufus Thomas Park di Porretta Terme. Come sempre la giornata conclusiva presenta in forma sintetica tutti gli artisti che hanno sfilato nella serate precedenti. L’invito di Graziano Uliani e Rick Hutton, il britannico che da anni conduce istrionicamente il festival, è quindi di ritrovarsi tutti in questo parco-anfiteatro il prossimo anno per il 30°!!!!!!!

Difficile, se non impossibile, recensire l’evento con una descrizione appropriata di tutti gli artisti che hanno sfilato per il gran finale del Porretta Soul Festival. Bisogna esserci per capirlo. Tuttavia alcuni protagonisti “sec0ndari” ( quelli della house band Bey Paule) che a nostro avviso hanno lasciato il segno per brillantezza e fraseggi taglienti sono i tre musicisti della sezione fiati, in particolare Nancy Wright (sax tenore) e Derek James (trombone). Un po’ più in ombra Thomas Poole, ma non per mancanza di doti tecniche, e tra l’altro Poole e Tony Lufrano, tastierista, sono gli artefici di tutti gli oltre 70 arrangiamenti dei brani suonati dalla band di Anthony Paule. Viste anche le abilità improvvisative del trio-fiati c’è da supporre che provengano da esperienze jazzistiche, forse la migliore sezione delle ultime edizioni della rassegna soul. Come straordinario è stato anche il drumming perfetto, puntuale, comunicativo e robusto di Derrick Martin (new entry nella band), che tra i numerosi pregi ha anche quello di stupire (… l’occhio vuole la sua parte) il pubblico firmando la chiusura dei pezzi con salti acrobatici dietro i tamburi che ricorda atmosfere rock. Altro performer eclettico e di spessore è il cantante-chitarrista blues Vasti Jackson, con un stile influenzato dai grandi maestri del blues del Mississippi e qua e là con accenti hendrixiani.

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