CUBA libri.Torna “Cimarrón – Biografia di uno schiavo fuggiasco” di Miguel Barnet

Che bello tuffarsi nuovamente tra le pagine della Cimarrón- Biografia di uno schiavo fuggiasco dell’etnologo e scrittore Miguel Barnet di cui è appena stata pubblicata la nuova e bella edizione italiana a cura di Elena Zapponi, presentazione di Italo Calvino per i tipi della Quolibet edizioni di Macerata

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America latina: che succede…(8 novembre)

7. novembre 2011 – 23:41No Comment
America latina: che succede…(8 novembre)

CentroAmerica al voto: i vincitori Ortega e Perez Molina / Brasile e Bolivia: la vittoria delle lotte ambientaliste/ Uruguay: “Pepe” Mujica contro Sarkozy /Daniel Viglietti: l’Italia  deve latinoamericanizzarsi / Colombia: la morte del capo delle Farc è un colpo alla pace – Gustavo Petro, il nuovo sindaco di Bogotà è un ex-guerrigliero del M-19/ Cuba: “Cachita” in pellegrinaggio all’Avana / Venezuela: Ivian Sarcos, 22 anni, è Miss Mondo.

Centroamerica al voto: in Nicaragua è riconfermato il presidente uscente Daniel Ortega, sandinista; in Guatemala vince Otto Pérez Molina,  ex-generale con un passato poco limpido.

Il leader sandinista ha ottenuto ii 64% circa dei voti battendo con ampio margine il suo principale avversario, il conservatore-imprenditore  Fabio Gadea, che si è attestato al 26%. Ortega,nato nel 1945,  con la sponsorizzazione del presidente venezuelano Chavez, è stato eletto per la terza volta, una ricandidatura qualificata da molti come illegale e incostituzionale e resa possibile da manovre torbide per aggirare l’ostacolo. Ciò dovrebbe far riflettere gli uomini di sinistra di tutto il mondo.  Le regole democratiche debbono valere per tutti allo stesso modo.

L’ex-generale Otto Pérez Molina, del Partido Patriota, ha vinto il ballottaggio per la presidenza del Guatemala con il 55% circa dei voti sul candidato del Partido Libertad Democrática Renovada (Líder), Manuel Baldizón.  Pérez sostituirà dal 14 gennaio il socialdemocratico Álvaro Colom e questo segna il ritorno di un militare al potere dopo 25 anni di governi civili. Questa competizione elettorale ha fatto registrare tra l’altro diversi incidenti del paese con 3 morti dovuti a un attacco armato. Non si sa ancora se c’è relazione diretta di questo crimine con la vicenda elettorale, ma molti lo pensano.

Salvambiente: lotte ambientaliste premiate in Sudamerica

Brasile: i pescatori e gli abitanti della regione del fiume Xingù, nell’Amazzonia brasiliana festeggiano per la sospensione della costruzione del progetto idroelettrico di Belo Monte. (Il Manifesto- Terra terra)

Bolivia: il governo, dopo una dura protesta delle comunità indigene, ha rinunciato alla realizzazione di una strada nel Parque Nacional Isoboro Secure, indicato solitamente con l’acronimo Tipnis, territorio abitato da diverse etnie tra cui yuracaré, moxeña e chiman.

Uruguay: “Pepe” Mujica protesta con Sarkozy, che al forum G20 di Cannes avrebbe minacciato rappresaglie contro il piccolo paese sudamericano considerato un paradiso fiscale. Il Consiglio dei ministri dell’Uruguay vuole chiarimenti  da Brasile e Argentina, per capire chi ciurla nel manico, e dopo deciderà come rispondere all’attacco di Sarkozy. Infatti dietro il comportamento del leader francese sembra esserci lo zampino di altri governi cugini dell’America Latina, per intuibili interessi di bottega.

Daniel Viglietti: l’Italia guardi all’America latina di oggi

Il cantautore uruguayano di origini italiane Daniel Viglietti in una  recente intervista raccolta a Trieste in occasione del festival del Cinema Latino Americano ha paragonato per alcuni aspetti (economia,  corruzione, etica ecc.) “l’Italia di oggi all’Uruguay  democratico e ricco dell’inizio Sessanta, quando piano piano nel paese incominciarono fenomeni di degrado morale, corruzione, perdita di valori, esplosione di forti diseguaglianze,  monopolio dell’informazione in mano a pochi. Così il potere si impossessò della verità” e arrivò la pagina più nera, la dittatura, la repressione. Malattia che contagiò anche altri paesi del Sudamerica. “In Europa i governi militari oggi non sono possibili – prosegue Viglietti – qui c’è una storia differente alle spalle,  ma il vecchio continente in profonda crisi economica e morale potrebbe guardare con attenzione ai processi positivi in atto in America latina oggi. Cioè latinoamericanizzarsi un po’ per risalire la china e uscire dalla gravissima crisi che sta pagando la gente meno abbiente”.  A buon intenditor…

Colombia: Piedad Cordoba, ex senatrice e membro delll’organizzazione Colombiani e colombiane per la Pace, considera la morte del leader delle Farc Alfonso Cano un colpo al processo di pace in atto nel paese.

Il documento critica il governo del Presidente Juan Manuel Santos che non ha rispettato l’impegno preso durante la sua elezione: lavorare per il dialogo tra governo e gruppi armati guerriglieri. Attraverso gli affari lucrosi della guerra – dice Cordoba – si vanificano gli sforzi per raggiungere una pace vera e duratura tra la fazioni in campo.

Bogotà: Gustavo Petro, il nuovo sindaco è un ex-guerrigliero

Parlare di guerriglia in Colombia vuol dire Farc, ma il discorso purtroppo è  più complesso. Infatti Gustavo Francisco Petro Urrego, 61 anni, economista presso l’Universidad Externado de Colombia, eletto da poco sindaco di Bogotà, in gioventù è stato un guerrigliero comunista del M-19, che sta per Movimento 19 aprile. Una militanza armata molto corta: dopo una breve fase di lotta armata, l’M-19 decise per il cammino democratico, trasformandosi in partito politico di sinistra e partecipando alla stesura della “Costituzione dei diritti umani” siglata a Bogotá il 4 luglio del 1991.

Cuba: “Cachita”  è arrivata all’Avana e ci starà per 56 giorni per visitare tutte le parrocchie e i luoghi di culto della capitale. “Cachita”, La Virgen de la Caridad del Cobre, patrona nazionale,  è in pellegrinaggio da 15 mesi  in tutta l’isola, non accadeva dal 1959. Cattolici, credenti di religioni popolari, santeri,  agnostici, studenti stranieri ospiti nell’isola caraibica partecipano a questa processione itinerante per chiedere i favori a “Cachita” per ottenere salute, pace, amore, riconciliazione. Nei sincretismi yoruba questa Vergine è associata alla dea afrocubana dell’amore, della felicità e della fertilità Oshun.

Venezuela:  Ivian Sarcos, 22 anni, è stata eletta Miss Mondo tra le 111 candidate del più importante concorso di bellezza che si è svolto a Londra.

La venezuelana – 1,79 cm di altezza – ha preceduto miss Filippine, secondo posto, e ancora un’altra latinoamericana, ossia miss Puerto Rico, Amanda Victoria Vilanova, terza classificata. In fatto di bellezze l’America Latina si comporta sempre alla grande e occupa sempre, o quasi, il podio.

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