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HORACIO «EL NEGRO» & ITALUBA: clave, centro vitale del latin

16. novembre 2019 – 19:44No Comment
HORACIO «EL NEGRO» & ITALUBA: clave, centro vitale del latin

Il batterista cubano HORACIO «El Negro» HERNANDEZ non necessita di presentazioni presso il pubblico dei latinjazzofili (ma anche del pop-rock jazz), e tanto meno ai frequentatori del Torrione di Ferrara dove, con il quartetto ITALUBA, è oramai di casa da circa quindici anni, la stessa età del gruppo formatosi a Torino.

Agli assenti al concerto presso il magnifico Torrione, Jazz Club Ferrara (14 novembre 2019) e  ai profani di latin e curiosi di sapere e conoscere sonorità e artisti per loro nuovi, ci piace ricordare, senza esagerare, che «El Negro» (nel dna musicale, ma è bianco) é uno dei caposcuola del drumming moderno e protagonista delle pagine più importanti di jazz afrocubano o jazz en clave degli ultimi trent’anni. Batterista dalla tecnica portentosa, Horacio iniziò a muovere i primi passi e a capire il jazz ad otto anni da suo padre, che è stato uno dei più importanti critici di musicali della radio cubana e divulgatore del jazz nel paese caraibico attraverso camuffamenti verso le autorità politiche in quanto “musica dell’imperialismo”. Cose del passato. Ieri sera, invece, Horacio & il suo progetto Italuba hanno confermato (ma non ce n’era bisogno) di incarnare inconfutabilmente, in modo trasparente ed entusiasmante come è possibile unificare tutti gli ingredienti della musica afrocubana (anche senza le percussioni basiliari di questa tradizione), le tecniche jazzistiche e fraseggi fusion sotto il controllo “dittatoriale” del concetto di clave. Concetto da cui molti giovani musicisti cubani cercano di allontanarsi un po’, ma El Negro quando si “veste” da Italuba resta ben attaccato a radici, alla tradizione seppur in chiave strumentale moderna. Mostrando ogni tipo di clave: in 2/3 o 3/2, afro, la cascara sul timpano eccetera … azionando gli arti della parte sinistra per rumbear con la clave a pedale o sulla “cajita china” o bloque (un wood-block di plastica), mentre alla destra affidava la chiusura del cerchio con figurazioni vertiginose tra cassa, rullante, tom e piatti.

Da menzionare assolutamente in questa performance, oltre al fluido ed energico trombettista-flicornista Amik Guerra e al robustissimo groove del bassista elettrico Daniel Martinez, l’affascinante contributo ritmico-armonico e solistico del giovane pianista cileno JORGE VERA (in sostituzione del cubano Ivan Bridon Napoles), dotato di una grinta e una creatività strabilianti. Un artista misconosciuto ma che merita la ribalta. Nel repertorio presentato nei due set, sia nuove composizioni – che entreranno a far parte del nuovo disco di Horacio El Negro Trio in uscita prossimamente – come Se me perdió la maleta, La Zona, Goodbye Mulata; poi Te Prima, Welcome, Balanco e giù fino a Last Minute, cavallo di battaglia di Italuba che ha sigillato la serata di Ferrara In Jazz & Bologna Jazz Festival seguito dal bis in chiave sonera, cioè jazzificando in 7/4 Chan Chan, il son che da vent’anni a questa parte è il nuovo inno della musica popolare di Cuba. Ovviamente per questioni di spazi e risorse non è stato possibile presentare il progetto Italuba Big Band (nuovo DVD registrato totalmente a Cuba con il quartetto+ ospiti+ Joaquin Betancourt Jazz Band. Lavoro strepitoso!).

Di seguito alcuni scatti del concerto ferrarese di Horacio El Negro Hernandez & Italuba.

(recensione e foto di Gian Franco Grilli)

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